L’Unione Europea vieta le importazioni nigeriane
L’Ue blocca le importazioni dalla Nigeria dopo aver individuato livelli eccessivi di contaminanti chimici nelle esportazioni alimentari provenienti, secondo quanto apparso sul portale olandese Freshplaza.Il Sistema di Allerta Rapido per alimenti e mangimi dell’Unione Europea sostiene di aver individuato livelli eccessivi di contaminanti chimici nelle esportazioni alimentari provenienti dalla Nigeria. Tra i prodotti incriminati figurano fagioli, semi di melone, patate dolci, anacardi, carne e pesce essiccati, arachidi, noce moscata, bibite e semi di sesamo. La scoperta ha spinto l’Unione Europea a vietare le importazioni di questi alimenti, fino a quando il livello di pesticidi non raggiungera’ la soglia considerata "sicura" di 0,01 mg per chilogrammo. Il divieto restera’ in vigore fino al giugno del 2016. Tuttavia, il divieto non costituisce un fulmine a ciel sereno, come fa notare il magazine nigeriano Punch: "Da tempo, l’Unione Europea continuava ad avvertire la Nigeria che questi articoli costituiscono un pericolo per la salute dell’uomo, poiche’ contengono un elevato livello di pesticidi non autorizzati. Da gennaio del 2013, l’Unione Europea ha notificato 50 avvisi agli esportatori nigeriani di fagioli. "E’ davvero sconcertante – si legge nell’articolo – il fatto che le autorita’ nigeriane non abbiano adottato tutti i provvedimenti necessari per capovolgere la situazione. Tra gennaio e giugno di quest’anno, il Regno Unito ha notificato 13 avvisi di respingimento alla frontiera agli esportatori nigeriani di fagioli. Il nostro sistema lassista continuera’ a impedire che l’economia possa godere dei benefici che potrebbero derivare da una revisione del programma concernente le esportazioni". [portale – a cura di agra press] |