Ma la Dop valorizza ancora la produzione?
Fino ad oggi la politica di valorizzazione della produzione suinicola italiana attraverso il sistema delle “denominazioni di origine protetta” (Dop) è stata una scelta di filiera che ha contribuito alla crescita e allo sviluppo dell’intero comparto. Tuttavia, ci si domanda se gli allevatori possano continuare a seguire questa strada, prescindendo dalla valutazione delle dinamiche del mercato comunitario e mondiale e dalla realizzazione di un utile aziendale. L’allevamento del suino pesante italiano da 156/176 kg destinato alla trasformazione in salumi Dop è sempre costato il 20-25% in più rispetto al suino leggero di 90-115 kg da macelleria allevato negli altri Paesi dell’Unione Europea. E’ evidente che l’aumento del costo delle materie prime per mangimi verificatosi lo scorso anno a livello mondiale ha inciso maggiormente sul bilancio dei suinicoltori italiani, piuttosto che su quello dei produttori di altri Paesi europei. Il Centro Ricerche Produzioni Animali (C.R.P.A.) di Reggio Emilia ha stimato i costi di produzione sostenuti per l’allevamento del suino pesante: negli allevamenti a ciclo chiuso (cioè allevamenti in cui si svolgono sia la fase della riproduzione che la fase dell’ingrasso) il costo medio di produzione di un suino pesante è stato pari a 1,40 €/kg peso vivo nell’anno 2007, a 1,31 €/kg nel 2006 e a 1,36 €/kg nel 2005. Negli allevamenti che svolgono invece solo la fase di ingrasso e che devono pertanto acquistare i suinetti da altri allevamenti, il costo medio sale a 1,68 €/kg nel 2007, 1,54 €/kg nel 2006 e 1,55 €/kg nel 2005. Benché non siano ancora disponibili i dati del C.R.P.A. per il 2008, si può ragionevolmente prevedere che i costi di produzione siano in crescita, soprattutto in considerazione del forte aumento dei prezzi delle materie prime per mangimi riscontrato nel primo semestre dell’anno. Se si confrontano i costi di produzione sostenuti annualmente dai suinicoltori con il prezzo medio del suino pesante registrato sulle piazze di Modena, Mantova e Milano, è evidente che gli allevatori stanno lavorando in perdita da diverso tempo: nel 2008 il suino pesante italiano è stato venduto al prezzo medio annuo di 1,319 €/kg di peso vivo, nel 2007 al prezzo di 1,143 €/kg, nel 2006 di 1,241 €/kg e nel 2005 di 1,129 €/kg. Si pensi che nel 2006 il costo di produzione del suino (leggero!) in Francia era di 1,35 e in Olanda di 1,28 €/kg carcassa (corrispondenti a circa 1,080 e 1,024 €/kg peso vivo). Si tratta di una situazione ormai insostenibile per gli allevatori italiani: a prezzi così contenuti (talvolta persino più bassi di quelli del suino leggero prodotto in altri Paesi europei) non si coprono i costi di produzione e i suinicoltori non sono più in grado di produrre per il segmento delle Dop italiane. Se non si riuscirà in breve tempo a realizzare una più equa distribuzione del valore aggiunto lungo la filiera, verrà messa in dubbio in dubbio la sostenibilità economica dell’intero sistema delle produzioni di qualità. |
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