il Punto Coldiretti

Maltempo sulle campagne, danni gravissimi a colture e terreni

Trombe d’aria, bombe d’acqua, grandine di enormi dimensioni e violenti nubifragi hanno colpito le campagne con migliaia di ettari sott’acqua, raccolti di frutta e verdura distrutti, vigne e piante rotte e divelte, capannoni scoperchiati e case, aziende e strutture agricole allagate. A lanciare l’allarme è la Coldiretti, sulla base di un primo monitoraggio sugli effetti del maltempo che ha devastato le regioni del Nord e del Centro. Le piogge alluvionali non hanno risparmiato granoturco, soia, pomodoro e ortaggi ma anche frutteti e vigneti, comprese le coltivazioni più pregiate riconosciute dall’Unione Europea dal melone Igp di Mantova alla pera di Modena fino alle pesche della Romagna Igp. Danneggiati anche le abitazioni rurali, le strutture aziendali, le serre ed i macchinari agricoli finiti sott’acqua, mentre in alcuni casi è stato necessario soccorrere anche gli animali.

Gravissimi i danni alle campagne dal Veneto alla Lombardia, dalla Romagna all’Emilia, compresi i territori della provincia di Modena già colpiti dall’alluvione e dal terremoto, ma anche nel Centro Italia dove la perturbazione si è estesa. I problemi maggiori si segnalano, in particolare, nelle Marche, con aziende coltivazioni e serre sott’acqua e frane che hanno interessato i terreni collinari. La situazione più critica si registra in provincia di Ancona, nel Senigalliese, con l’acqua che ha invaso le serre e sommerso le coltivazioni di insalata radicchio, pomodori e altri ortaggi. Rischio asfissia per il grano, mentre le abbondanti piogge hanno creato problemi anche alle colture appena seminate, come il girasole. Complessivamente nelle sole Marche si stima un danno di circa 60 milioni di euro. Coldiretti ha chiesto di verificare se ci sono le condizioni per la richiesta dello stato di calamità nelle zone colpite ma anche investimenti per mettere in sicurezza il territorio

Secondo Coldiretti si tratta dei drammatici effetti di una primavera impazzita che è iniziata con un caldo anomalo che ha favorito la precoce maturazione delle coltivazioni nei campi per poi distruggerle con manifestazioni temporalesche di una violenza estrema. L’andamento anomalo del 2014 conferma i cambiamenti climatici in atto che si manifestano proprio con la più elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense.

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