Marini: “Con Fai sbarcheremo sui mercati esteri”
Uno sbarco in grande stile sui mercati esteri con i prodotti della filiera agricola italiana e il varo all’interno di supermercati e gdo in genere della ‘Bottega italiana’, spazio dedicato al ”prodotto firmato dagli agricoltori italiani che garantisce italianita’, qualita’ ed equa distribuzione del valore”. Sono queste le direttrici di un lavoro gia’ impostato nel primo mandato con cui il presidente di Coldiretti Sergio Marini, riconfermato oggi alla guida della maggiore delle organizzazioni agricole italiane, si appresta a iniziare il nuovo quadriennio. ”Stiamo organizzando una piattaforma pubblico-privata per i mercati internazionali – anticipa all’Ansa il presidente Marini – caratterizzata dal marchio di qualita’ Fai (Firmato dagli agricoltori italiani) rivolta appunto a promuovere l’internazionalizzazione del ‘paniere Italia’ di qualita’. Nessuno l’ha saputo fare in passato, ntante si siano sprecati tanti soldi per strutture finalizzate a questo obiettivo. Non a caso oggi c’e’ tanto falso Made in Italy nel mondo”. ”Sul piano nazionale – aggiunge Marini -, rafforzeremo la rete di ‘Campagna amica’ e le sue botteghe dove si fa vendita diretta ma partira’ anche lo spazio ‘Bottega italiana’ all’interno della Gdo, che offrira’ un paniere a marchio Fai. Spazio, che e’ qualcosa piu’ di un ‘corner’ e dove ci saranno In vista delle elezioni, Marini non manca di lanciare un messaggio al governo che verra’, con la richiesta ”di mettere definitivamente al centro dell’agenda agricola l’agricoltura, l’alimentazione, il cibo, l’ambiente e il territorio. Il Paese deve tornare a uno sviluppo sostenibile e deve farlo nel breve. Su piano fiscale vorremmo anche che venisse meno il pregiudizio secondo il quale l’agricoltura non paga le tasse. Lo stesso pregiudizio che ha portato a una Imu che non va bene e che va rivista come ha riconosciuto lo stesso premier Monti”. Marini si sofferma infine sul negoziato relativo alla politica agricola comunitaria, osservando che ”le modifiche apportate dal Parlamento europeo con l’odierno voto sono un miglioramento ma non completamente soddisfacenti”. |
Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni
Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.