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Maternità, ecco tutte le possibilità per le imprenditrici

Maternità: la tutela per le coltivatrici dirette iscritte all’Inps

L’indennità di maternità deve essere richiesta all’Inps nei termini previsti dalla Legge. La presentazione tardiva della domanda comporta la perdita dei benefici economici riconosciuti in caso di gravidanza.

In caso di maternità, le coltivatrici dirette, colone, mezzadre, imprenditrici agricole a titolo principale, hanno diritto ad un’indennità economica corrisposta dall’Inps per un periodo complessivo di cinque mesi.

In aggiunta, nel caso in cui si astengano dal lavoro entro il primo anno di vita del bambino possono beneficiare di un’indennità economica per un periodo massimo di tre mesi (c.d. congedo parentale).

L’indennità di maternità

Alle madri coltivatrici dirette, colone e mezzadre, imprenditrici agricole a titolo principale, per i due mesi precedenti il parto e per i tre mesi successivi, è riconosciuta un’indennità giornaliera pari all’80% delle retribuzioni convenzionali.

Per avere diritto all’indennità economica, tali lavoratrici devono risultare iscritte negli elenchi dei coltivatori diretti, mezzadri e coloni prima dell’inizio del periodo indennizzabile ed essere in regola con il versamento dei contributi all’Inps.

Non è invece richiesto come requisito che la lavoratrice si astenga dallo svolgimento dell’attività autonoma.

L’indennità di maternità deve essere richiesta all’Inps entro il termine di prescrizione di un anno decorrente dal giorno successivo all’ultimo giorno indennizzabile (tre mesi dopo il parto).

I congedi parentali

Le lavoratrici autonome madri possono inoltre chiedere di astenersi dal lavoro per tre mesi entro il primo anno di età del bambino, con conseguente diritto ad un’indennità corrisposta dall’Inps pari al 30% della retribuzione convenzionale.

Tale indennità spetta alle lavoratrici autonome solo in caso di effettiva interruzione dell’attività lavorativa, che deve essere attestata dall’interessata mediante dichiarazione di responsabilità.

Conseguentemente è sospeso in tale periodo l’obbligo di versare la contribuzione all’Inps (il periodo è comunque coperto da contribuzione figurativa).

La domanda per ottenere l’indennità per congedo parentale deve essere presentata all’Inps prima dell’inizio dell’astensione. In caso di presentazione tardiva sono indennizzati solo i periodi successivi alla data di presentazione della domanda.

Per non perdere i benefici riconosciuti in caso di maternità, raccomandiamo alle lavoratrici interessate di rivolgersi per tempo al Patronato Epaca. Gli operatori Epaca forniranno gratuitamente tutta l’assistenza necessaria, predisponendo tutta la documentazione che deve essere inviata all’Inps.

Per avere maggiori informazioni o per conoscere l’ufficio più vicino si può telefonare al numero verde 800.667711 oppure visitare il sito Internet www.epaca.it.

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni.
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