Il calo della produzione di vino in Europa potrebbe avvantaggiare i paesi dell’emisfero meridionale, dall’Australia al Cile. E’ allarme lanciato dal portale web spagnolo El Mundo Vino in un articolo che esamina la situazione del mercato vitivinicolo a livello mondiale.
L’emisfero meridionale si avvarra’ del calo della produzione di vino in Europa nella vendemmia 2012 per aumentare la sua quota nel commercio mondiale, in particolare nei vini sfusi, dove i prezzi sono scesi del 30% tra la scorsa estate e il mese di dicembre, ma continua ancora ad essere superiore del 50% rispetto a due anni fa. Esaurite le "scorte" di Castiglia-La Mancha nel boom del 2011-12, la Spagna si trova ad affrontare una fase meno vivace, con meno vino da vendere e meno possibilita’ di compensare con un aumento dei prezzi, a causa della maggiore produzione dell’emisfero sud. Li’ sta per iniziare la vendemmia 2013.
Secondo l’ultimo rapporto trimestrale sul mercato mondiale del vino realizzato da Rabobank e recepito dall’Osservatorio spagnolo del mercato del vino (OEMV), la relativa scarsita’ di prodotto in tutto il mondo fa si’ che tutti gli occhi ora siano attenti alla vendemmia imminente nell’emisfero sud del mondo. Anche se e’ troppo presto per fare delle previsioni, il rapporto prevede una produzione moderata in Australia a causa della canicola estiva, qualcosa di piu’ rispetto al 2012 per la Nuova Zelanda e previsioni molto variabili nel caso del Cile. Nel caso dell’Argentina, il rapporto fa riferimento alle recenti previsioni sul raccolto fatte dall’Istituto nazionale del vino, che prevede una significativa crescita del 26%.
Lo stesso rapporto di Rabobank si riferisce ai recenti sviluppi del mercato mondiale dei vini spumanti, con uno spostamento verso prodotti piu’ economici, mentre gli champagne francesi delle marche principali dirigono principalmente le vendite verso i mercati emergenti come Russia, Brasile, Cina, Messico o Nigeria. Italia e Spagna, invece, sottraggono quote di mercato agli champagne francesi negli Stati Uniti.
Per quanto riguarda il commercio mondiale del vino, il rapporto mette in evidenza i principali cambiamenti nella composizione delle esportazioni di Italia e Spagna, con meno vino sfuso e piu’ vino imbottigliato, mentre i nostri prezzi medi aumentano in modo significativo. Nel frattempo, la Francia sta approfittando di questa situazione di relativa scarsita’ per migliorare le vendite dei suoi vini di prezzo piu’ alto, mentre nel sud del mondo, Argentina, Cile e Sud Africa aumentano fortemente le loro vendite di vino sfuso, mentre le vendite di Australia e Nuova Zelanda si stabilizzano e gli Stati Uniti aumentano di poco le loro esportazioni.
A proposito del rapporto Rabobank, l’Osservatorio del vino argentino (OVA) osserva che la produzione totale mondiale di vino e’ scesa nel 2012 e si prevede che continuera’ a scendere nel corso del 2013. Il raccolto del 2012 nell’emisfero nord e’ stato variegato, con un aumento del 7% della produzione degli Stati Uniti e una diminuzione del 9% in Europa.
Secondo il rapporto Rabobank, il miglioramento della produzione ha alleggerito la pressione sui prezzi del vino sfuso. Tuttavia, la maggioranza dei prezzi del vino sfuso nel mese di dicembre sono scesi del 30% rispetto ai massimi raggiunti la scorsa estate, ma rimangono ancora del 50% superiori a due anni fa.
Sul lato dell’Europa, la produzione totale di uva ha subito un calo del 9%, secondo le stime dell’OIV, trainato dal calo in Francia (-19%), Spagna (-6%) e Italia (-3%). Tuttavia, questi dati contrastano con quelli del ministero spagnolo dell’agricoltura, che indicano un calo piu’ significativo del 12%. [portale web – a cura di agra press]
