Misure di crisi per ortofrutta: troppo tardi per pesche e nettarine, servono più risorse
E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea del 30 agosto il regolamento delegato (Ue) n°932/2014 della Commissione, che istituisce, retroattivamente a partire dall’18/08, le misure di sostegno eccezionali per i produttori di alcune tipologie di prodotti ortofrutticoli (pomodori di cui al codice NC 0702 00 00; carote di cui al codice NC 0706 10 00; cavoli di cui al codice NC 0704 90 10; peperoni di cui al codice NC 0709 60 10; cavolfiori e cavoli broccoli di cui al codice NC 0704 10 00; cetrioli di cui al codice NC 0707 00 05; cetriolini di cui al codice NC 0707 00 90; funghi del genere Agaricus di cui al codice NC 0709 51 00; mele di cui al codice NC 0808 10; pere di cui al codice NC 0808 30; prugne di cui al codice NC 0809 40 05; frutti rossi di cui ai codici NC 0810 20, 0810 30 e 0810 40; uve da tavola fresche di cui al codice NC 0806 10 10 e kiwi di cui al codice NC 0810 50 00) colpiti dall’embargo russo. In particolare il regolamento prevede misure che stanziano risorse aggiuntive per i ritiri dal mercato destinati alla distribuzione gratuita ed ad altre finalità. Le misure di ritiro riguardano le operazioni effettuate tra l’18/08 ed il 30/11/2014 da organizzazioni dei produttori (OP), con l’ eliminazione del limite del 5 per cento del volume della produzione commercializzata da ciascuna organizzazione dei produttori che può essere oggetto di ritiro, finalizzato alla distribuzione gratuita (finanziato al 100 per cento dall’Ue sia per i produttori soci di OP che per i non soci) o ad altre finalità (finanziate al 75 per cento dall’Ue e 25 per cento dall’OP per i soci di OP e al 50 per cento per i non soci di OP). La misura è accessibile anche ai produttori singoli per il tramite di OP riconosciute, previa stipula di un apposito contratto. Lo stanziamento di 125 milioni di euro è suddiviso in 82 milioni di euro per mele e pere e 43 milioni di euro per gli altri prodotti. Inoltre il regolamento viene ad emendare, retroattivamente, il precedente intervento straordinario per pesche e nettarine (Reg.913/2014), portando al 100 per cento l’intervento per i ritiri destinati alla distribuzione gratuita anche per i non soci di OP (quindi pari a 0,2690€/kg) ed introducendo la possibilità di ritiri destinati a finalità diverse dalla distribuzione gratuita (indennità pari 0,2690€/kg, finanziate al 75 per cento dall’Ue e 25 per cento dall’OP per i soci di OP e al 50 per cento per i non soci di OP), questo al fine di rendere coerenti i due regolamenti che prevedono interventi straordinari per la crisi di pesche e nettarine e per la crisi determinata dall’embargo russo. Di seguito gli importi previsti per le indennità di ritiro:
Coldiretti ha evidenziato il ritardo con cui sono state prese dall’Ue le decisioni relative a pesche e nettarine, ritardo che di fatto le rende inutili, oltre al fatto che non sia stato preso in considerazione il resto della frutta estiva. Per quanto riguarda le misure per l’embargo russo, queste, pur registrando una maggiore tempestività e la positiva novità dell’estensione delle misure di ritiro per la distribuzione gratuita finanziate al 100 per cento dall’Ue anche ai non soci di OP, come chiesto da Coldiretti, rimangono applicabili ad un numero limitato di prodotti e lo stanziamento finanziario non sembra sufficiente. |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||