Mucca pazza: emergenza finita, per l’Oie il rischio è trascurabile
“In Italia il rischio Bse è trascurabile”. E’ una risoluzione importante per la zootecnia nazionale quella adottata dall’Assemblea generale dell’Oie, l’Organizzazione mondiale per la sanità animale, che ha ufficialmente sancito per l’Italia il nuovo stato sanitario per l’encefalopatia spongiforme bovina, la cosiddetta mucca pazza. Dopo dodici anni, il nostro Paese passa, infatti, dall’attuale livello di rischio “controllato” a quello “trascurabile”, il più basso, andando ad aggiungersi alla ristretta cerchia di 19 stati, sui 178 aderenti all’Oie per i quali vige questa situazione. Un atto, commenta con soddisfazione Coldiretti, che consentirà l’ampliamento dell’esportazione di carni bovine e di prodotti derivati quali la bresaola precluse fino ad ora in alcune nazioni. Ma è prevedibile che la risoluzione Oie porti anche alla revisione dell’elenco degli organi a rischio, che dovrà essere adottata dalla Commissione Europea. Proprio per effetto delle restrizioni per la Bse, dal 2001 diverse parti dell’animale sono state messe al bando ed eliminate dalla catena alimentare. Un elenco che, per i bovini, comprende il cranio, esclusa la mandibola e compresi il cervello e gli occhi, nonché il midollo spinale degli animali di età superiore ai 12 mesi; la colonna vertebrale, escluse le vertebre caudali, le apofisi spinose e i processi trasversi delle vertebre cervicali, toraciche e lombari e la cresta sacrale mediana e le ali del sacro, ma inclusi i gangli della radice dorsale dei bovini di età superiore a 30 mesi; le tonsille, gli intestini dal duodeno al retto e il mesentere dei bovini di qualunque età. Per ovini e caprini sono stati banditi il cranio, compresi il cervello e gli occhi, le tonsille e il midollo spinale degli animali di età superiore ai 12 mesi o ai quali è spuntato un incisivo permanente; la milza e l’ileo degli animali di tutte le età. Con la fine dello stato di rischio potranno così tornare sui piatti specialità tradizionali come la pajata, il cervello fritto, l’ossobuco, pearà veronese, solo per citarne alcuni. |
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