il Punto Coldiretti

Multa consistente per il “cartello degli yogurt”

Dopo le insalate, la farina, il maiale, sono i prodotti lattiero-caseari a finire sotto i colpi di mannaia dell’Autorita’ della concorrenza. A raccontarlo è un articolo apparso sul prestigioso quotidiano francese Le Monde, dopo la condanna delle industrie di settore a 192,7 milioni di euro di multa. 

Dopo le insalate, la farina, il maiale, sono i prodotti lattiero-caseari a finire sotto i colpi di mannaia dell’Autorita’ della concorrenza. E il "cartello degli yogurt" non ha beneficiato di un regime di sanzioni meno severo. L’Autorita’ della concorrenza ha condannato i fabbricanti di prodotti lattieri freschi sotto marchio distributore (MDD) ad una multa totale di 192,7 milioni di euro. Questa dura sanzione per essersi accordati sui prezzi e’ stata resa pubblica giovedi’ 12 marzo.
Il leader mondiale dei prodotti lattieri, (…) Lactalis, e il numero uno mondiale dell’agroalimentare Nestle’ a cui e’ associata,  sono, per via della loro dimensione, le piu’ toccate. Dovrebbero versare a titolo della loro societa’ comune 56,1 milioni di euro. Una somma a cui Lactalis dovrebbe aggiungere 4 milioni di euro per la sua attivita’ di produzione di burro e panna.
La societa’ Senagral, filiale di Senoble, e’ invece condannata a versare 46 milioni. Per la filiale di Andros, Novandie, la "dolorosa" cifra arriva a 38,3 milioni. Il conto e’ salato anche per la cooperativa Maîtres Laitiers du Cotentin, poiche’ e’ di 22,9 milioni. Ma lo e’ anche per le piccole e medie imprese come Triballat, la cui sanzione e’ di 1,4 milioni di euro. In totale, la sentenza riguarda dieci imprese fra cui Yeo Frais, Laita, Alsace Lait e Laiterie de Saint-Malo.
 (…) Un nome importante di prodotti freschi esce invece indenne da questa sanzione collettiva, Yoplait. Non perche’ questo attore non abbia partecipato alle riunioni segrete d’intesa sui prezzi e i mercati. Al contrario. Tuttavia ha deciso di non fare sconti ai suoi concorrenti. E’ la Yoplait infatti che, d’accordo con il proprio azionario di maggioranza, l’americana General Mills, si e’ recata negli uffici dell’Autorita’ per la concorrenza il 12 agosto 2011 per smascherarli. Una procedura di delazione che le permette di beneficiare di un trattamento favorevole e di non incorrere in sanzioni.
A sostegno delle loro dichiarazioni, i rappresentanti di Yoplait e di General Mills hanno trasmesso (…) all’Antitrust (…) un documento nel quale un dipendente della Yoplait, il signor X, registrava scrupolosamente gli appunti presi durante le riunioni o gli scambi telefonici con i suoi concorrenti.
Anche se i primi contatti risalirebbero al 2002, gli scambi contestati si sono svolti in particolare tra il 2006 e il 2012. Nel quaderno del signor X figura la descrizione di sette riunioni tenutesi tra il dicembre del 2006 e il dicembre del 2007 e di cinque nel 2008.
(…) Questi incontri si tenevano in alberghi prenotati a turno dai partecipanti, i luoghi cambiavano ad ogni incontro per ragioni di discrezione. Ma si tenevano anche nei caffe’, come il Chien qui fume ad esempio, a Boulevard Montparnasse. Un luogo strategico, vicino alla stazione dove arrivano numerosi attori del "Grande Ovest" francese, e alla Tour Montparnasse dove si trovano gli uffici parigini di Lactalis, ma anche nei pressi dell’appartamento parigino del direttore generale di Novandie (…).
E’ in questo contesto piu’ intimo che, a volte, i rappresentanti dei quattro leader, Yoplait, Novandie, Lactalis e Senagral, si incontravano. I contatti telefonici invece avvenivano con telefoni cellulari segreti e i nomi degli utilizzatori non comparivano nelle fatture.
Durante questi incontri, le compagnie concorrenti si informavano sugli aumenti dei prezzi passati e si accordavano sugli aumenti che desideravano annunciare ai distributori e su come giustificarli. Cosi’, durante la riunione del 4 luglio 2007, il dipendente della Yoplait annotava: "L’aumento generale delle tariffe dovrebbe diventare effettivo dal 1° ottobre 2007, secondo i seguenti principi: +3% sui dessert, +4% sugli yogurt e +5% sui formaggi freschi e la panna liquida".
Le compagnie hanno inoltre stretto dei patti di non aggressione, che consistevano nella ripartizione dei volumi e nel congelamento delle proprie rispettive posizioni, a costo di falsare le gare d’appalto della grande distribuzione.
 (…) A corroborare queste informazioni e’ stata la societa’ Senoble, che a sua volta si e’ recata negli uffici dell’Antitrust nel febbraio 2012 per confessare le pratiche contestate. Una mossa che si e’ tradotta in un ammorbidimento della pena. La multa in cui incorreva era di circa 100 milioni di euro ed e’ stata ridotta di piu’ della meta’.
Il desiderio di collaborazione di Senoble si e’ concretizzato a due settimane dalla perquisizione, a febbraio 2012, nelle imprese sospettate. Tre anni dopo, al momento del verdetto, l’Autorita’ presieduta da Bruno Lasserre stima che queste "pratiche gravi" hanno perturbato il funzionamento del mercato, dal momento che gli attori implicati rappresentavano il 90% dei prodotti lattieri freschi MDD, che incidono per il 40% sul mercato totale.
Tuttavia, l’Antitrust riconosce la variazione del prezzo del latte e il forte potere di negoziazione della distribuzione, che vende il 92% dei prodotti lattieri freschi in Francia, per un ammontare di 5 milioni di euro. Un potere piu’ ampio, concede, nel caso delle MDD in cui la grande distribuzione organizza a suo piacimento le gare di appalto. Senoble si e’ peraltro, da allora, completamente ritirata dall’attivita’ MDD, deficitaria. Ha ceduto le sue quote in Senagral alla cooperativa Agrial. [Laurence Girard, quotidiano – a cura di agra press (gin)]

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