Nasce l’Associazione nazionale piante e fiori d’italia per rinnovare il florovivaismo
È tempo di cambiamenti nel settore florovivaistico. L’Organo Nazionale di Collegamento per la Floricoltura e il Vivaismo – nato per volere delle Camere di Commercio Industria, Artigianato e Agricoltura come libera associazione nel 1964 – ha recentemente approvato in Assemblea straordinaria un nuovo statuto, che prevede alcune importanti modifiche rispetto al passato. Innanzitutto, il cambio del nome in “Associazione nazionale piante e fiori d’Italia” (Anpfi), per richiamare il marchio “Piante e Fiori d’Italia”, conosciuto e già utilizzato per il sito web dell’ente (http://www.pianteefioriditalia.it/). Inoltre, per dare maggiore impulso all’attività dell’Associazione nel promuovere iniziative a favore del settore, il nuovo statuto – che prima prevedeva semplici compiti di studio delle problematiche del comparto – ora consente un ampliamento degli scopi sociali con la possibilità di partecipare ad altri organismi del settore, di svolgere iniziative a carattere promozionale per l’espansione delle vendite di prodotti florovivaistici, per promuovere la cultura del verde e per una maggiore conoscenza delle produzioni florovivaistiche tipiche e autoctone. Un altro importante cambiamento riguarda il nuovo meccanismo di elezione del Presidente e dei Vicepresidenti, che ora saranno nominati dal Consiglio Direttivo e non più su indicazione – rispettivamente – delle Cciaa di Imperia, Pistoia e Napoli; questo per favorire un più ampio coinvolgimento di tutte le aree nella vita dell’associazione, insieme alla riduzione della durata delle cariche sociali, da 5 a 3 anni. I cambiamenti vanno nella direzione del rinnovamento e dell’ammodernamento degli strumenti a disposizione del settore florovivaistico, sollecitati da tempo da Coldiretti, per rispondere alle esigenze dei produttori. |
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