Nel primo trimestre 2015 calano i prezzi in campagna
Nel primo trimestre 2015 i prezzi in campagna hanno subito un calo dell’1,3 per cento rispetto all’anno prima. A scattare la fotografia delle quotazioni agricole nel periodo gennaio-marzo è un’analisi di Coldiretti su dati Istat, dalla quale emerge che i prodotti vegetali registrano un aumento del 2,2 per cento mentre quelli zootecnici, compresi gli animali vivi, calano del 5,6 per cento. Tra i primi, si segnala una crescita tendenziale dei prezzi molto elevata per l’olio d’oliva (+48,7 per cento), determinata dalla pessima annata produttiva, e più contenuta per ortaggi e piante (+5,3 per cento) e frutta (+4,9 per cento). Le diminuzioni maggiori interessano, invece i prezzi delle patate (-34,2 per cento), delle foraggere (-29,3 per cento) e delle piante industriali (-9,1 per cento). Nel settore zootecnico, segno meno sia per gli animali vivi (-5,3 per cento) che per l’aggregato delle produzioni (-6 per cento). A parziale consolazione, giunge il calo complessivo del listino dei prodotti acquistati dagli agricoltori, che perde il 4,3 per cento rispetto allo stesso periodo del 2014. Su base annua si registrano diminuzioni marcate per i prezzi dei mangimi (-11,9 per cento) e per energia e lubrificanti (-10,4 per cento). Incrementi rilevanti si riscontrano per sementi (+4,8 per cento) e per concimi e ammendanti (+2,2 per cento). Nonostante ciò resta il problema dei bassi prezzi pagati agli agricoltori, spesso causati dalla scarsa trasparenza all’interno della filiera agroalimentare, che non riescono a coprire i costi di produzione. |