Nessun pericolo Xylella nei vivai italiani, ora rimuovere ostacoli alle esportazioni
L’emergenza generata dal patogeno da quarantena Xylella fastidiosa sta interessando ormai da parecchi mesi il settore olivicolo. Sono, invece, più recenti le problematiche che danneggiano il settore florovivaistico nazionale, con particolare riguardo all’attività di esportazione. Nell’incontro tenutosi nei giorni scorsi, il Mipaaf ha illustrato le problematiche attuali e i contrasti con i servizi della Commissione Ue, a causa difficoltà nell’attuazione del piano di intervento nelle aree di presenza del patogeno. Un comitato fitosanitario Ue si terrà a giorni con all’ordine del giorno un esame della situazione attuale. Sono in corso attività diplomatiche con diversi paesi dell’area mediterranea che pongono ostacoli alle esportazioni italiane di prodotti florovivaistici. Complessivamente risultano realizzate, tra luglio e settembre, oltre 4.000 analisi di verifica dell’eventuale presenza di Xylella fuori dalla Puglia, tutte con esito negativo, confermando l’assenza del patogeno. Nell’incontro Coldiretti ha evidenziato le forti difficoltà delle aziende florovivaistiche, con drastici cali del fatturato e la necessità che l’amministrazione attivi adeguati canali diplomatici per rimuovere gli ostacoli alle esportazioni nei paesi interessati. Serve una maggiore determinazione in sede comunitaria nell’evidenziare la situazione di territorio indenne da Xylella per le zone fuori dall’area delimitata e il riconoscimento della non virulenza del ceppo di Xylella sulla vite, sbloccando la commercializzazione del materiale vivaistico. Infine è necessaria l’attivazione di adeguate misure per il risarcimento dei danni subiti dalle aziende vivaistiche. |