Norme di commercializzazione ortofrutta, servono più controlli al dettaglio
Si è svolta al Ministero una riunione in preparazione della prossima sessione del Comitato del Codex Alimentarius per la frutta e gli ortaggi freschi, in programma in Messico, nel mese di ottobre. Le norme all’ordine del giorno erano quelle relative alle melanzane, all’aglio, al kiwi ed alle patate, per le quali si sono analizzati i documenti in discussione, verificando che non ci fossero proposte negative per le produzioni nazionali. Le norme di commercializzazione dell’ortofrutta sono declinate a tre livelli: il livello delle norme del Codex Alimentarius è praticamente mondiale, le norme Unece riguardano l’Europa, gli Usa, Canada, Israele e alcuni stati asiatici, le norme Ue sono invece relative ai 28 stati membri dell’unione. Coldiretti ritiene che le norme di commercializzazione siano uno strumento importante e distintivo per la produzione nazionale ed un elemento di trasparenza nei confronti dei consumatori. E’ per questo motivo che vanno presidiati tutti e tre i tavoli, per evitare che vengano definite norme o regole che possano danneggiare la produzione italiana. E’ però evidente come, a fronte di questo complesso di norme, non siano sufficienti i controlli che vengono effettuati sul rispetto di quanto previsto in termini di etichettatura di origine e di classificazione dei prodotti, soprattutto al dettaglio, dove spesso viene vanificato quanto fatto a monte |
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