Nuova influenza, la psicosi mette a rischio 5mila stalle
La psicosi nei consumi potrebbe mettere a rischio le oltre 5mila stalle italiane che alimentano una filiera che dà lavoro a oltre centomila lavoratori e sviluppa al consumo un fatturato di circa 20 miliardi. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare positivamente la proposta del la commissaria europea alla Sanita’ Vassiliou e del ministro del Lavoro e della Salute Maurizio Sacconi di cambiare il nome dell’influenza per evidenziare l’assoluta mancanza di legami con i suini allevati e con il consumo di carne. Vanno pero’ anche adottate senza indugi le misure già sperimentate con successo nel caso dell’influenza aviaria a partire dall’obbligo di indicare della provenienza sulle etichette della carne di maiale al pari di quanto è stato già fatto per quella di pollo e per quella bovina rispettivamente dopo le emergenze aviaria e mucca pazza. L’esperienza delle crisi del passato ha dimostrato che la trasparenza dell’informazione e la rintracciabilità in etichetta è il miglior modo per garantire i consumatori ed evitare la psicosi nei consumi. Con 37 chilogrammi per persona consumati ogni anno tra carne suina fresca e salumi è la preferita dagli italiani. |
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