Nuovi casi di aviaria, Coldiretti chiede misure per tutelare gli allevamenti
Quattro focolai di influenza aviaria sono stati scoperti in allevamenti dell’Emilia Romagna, causando gravi problemi alle aziende avicole. Dalla metà di agosto, quando è stato riscontrato il primo caso, ad oggi, i danni ammontano già ad una decina di milioni, con l’abbattimento dei capi, la distruzione delle uova e il blocco della movimentazione. "A preoccupare gli allevatori sono soprattutto i danni economici che rischiano di far chiudere le aziende e per questo serve intervenire urgentemente con misure eccezionali di sostegno al settore – ha sottolineato la Coldiretti -, che ha già subito pesanti perdite anche a seguito dei numerosi vincoli alla movimentazione dei prodotti avicoli che hanno praticamente bloccato la produzione e il mercato nelle aree delimitate". Ma occorre anche evitare le psicosi ingiustificate che nel passato hanno danneggiato pesantemente un settore produttivo importante per l’economia e l’occupazione, dove trovano possibilità di lavoro circa centomila persone tra dipendenti diretti e indotto. Si tratta di difendere uno dei pochi comparti in cui l’Italia è praticamente autosufficiente che produce 1,3 milioni di tonnellate di carni avicole e oltre 12 miliardi di uova con fatturato di settore pari a 5,7 miliardi di euro (dati 2012). Va ricordato peraltro che in un momento difficile di crisi con un forte calo dei consumi alimentari, l’unica voce ad aumentare nel primo semestre dell’anno è la spesa per le uova (+4 per cento) e per la carne di pollo naturale (+6 per cento) con un consumo annuo di oltre 19 chili di prodotti avicoli a testa che garantisce alle famiglie il necessario apporto proteico adeguato nell’alimentazione a prezzi più contenuti. |