Olio, l’Ue sceglie l’etichetta obbligatoria dell’origine
La Commissione europea ha proposto ufficialmente ai 27 Stati membri di introdurre obbligatoriamente in etichetta l’origine dell’olio d’oliva vergine ed extra-vergine. Una scelta che conferma la leadership italiana nella trasparenza grazie all’obbligo di indicare l’origine delle olive in etichetta già in vigore a livello nazionale fortemente sostenuto dalla Coldiretti che ha raccolto con successo un milione mezzo di firme a sostegno di una iniziativa di legge popolare. Con la decisione della Commissione di seguire le orme dell’Italia a livello nazionale diventa però necessario intensificare i controlli. A distanza di alcuni mesi dall’entrata in vigore della norma nei supermercati sono ancora troppo poche le bottiglie di extravergine correttamente etichettate in un paese dove l’ importazione dall’estero per 5,5 milioni di tonnellate è vicina alla produzione nazionale che in questa campagna risulta in aumento del 15 per certo rispetto ai circa 5 milioni di tonnellate nel 2007. L’obbligo di etichettatura dell’olio extravergine di d’oliva è già in vigore in Italia dal 17 gennaio scorso con il Decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 18 ottobre 2007. L’Italia, che detiene il primato a livello comunitario nella qualità e nella sicurezza dei prodotti alimentari, è chiamata a svolgere in Europa un ruolo di leader nelle politiche rivolte alla trasparenza del commercio e alla garanzia di salute per i consumatori. |
Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni
Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.