Olio, via allo stoccaggio privato per l’eccessivo calo dei prezzi sui mercati comunitari
Il Comitato di gestione dell’Unione europea ha adottato la proposta della Commissione Ue sulla procedura di gara per la concessione dell’aiuto allo stoccaggio privato di 100mila tonnellate di olio di oliva extravergine e vergine. La gara, aperta a tutti gli Stati membri, è stata attivata per l’eccessivo ribasso dei prezzi di mercato, verificatosi in tutti i Paesi produttori e in particolare in Spagna, dove il prezzo medio dell’olio extravergine di oliva è di 1,80-1,90 euro/kg. Anche in Italia il prezzo delle due tipologie di olio oggetto di stoccaggio ha subìto un continuo calo da quando il prezzo dell’extravergine è passato da 3,64 euro/kg del maggio 2010 a 2,46 euro/kg del gennaio 2012, con una riduzione del 32% mentre l’olio vergine è passato da 2,19 euro/kg a 1,81 euro/kg, con una flessione del 17%. In Italia questi prezzi di mercato sono abbondantemente sotto i costi di produzione che, secondo uno studio/indagine del Mipaaf, vanno da un minimo di 5 euro/kg ad un massimo di 13-15 euro/kg. Secondo la proposta approvata, riportata nel Regolamento(UE) n.111/2012 del 9 febbraio 2012, le offerte, valide per un periodo di ammasso di 150 giorni, possono essere presentate esclusivamente in Grecia, Spagna, Francia, Italia, Cipro, Malta e Portogallo. Il primo periodo di gara per la presentazione delle offerte ha inizio il 17 febbraio 2012 e termina il 21 febbraio 2012 (alle ore 11), mentre il secondo periodo di gara per la presentazione delle offerte ha inizio il primo giorno lavorativo successivo al termine del primo periodo precedente e termina il 1° marzo (alle 11). Sull’efficacia di questo strumento Coldiretti continua ad avere molte riserve, sia per l’inadeguatezza del meccanismo che per il mancato riscontro di effetti positivi sui prezzi. Nelle due ultime aperture di gara non ci sono stati effetti soddisfacenti né per i prezzi, né per i quantitativi oggetto di richiesta di stoccaggio. Nel quadro della futura politica agricola comune (Pac), questo genere di aiuti dovranno essere rivisti, sia per quanto riguarda i livelli di scatto (oggi non sono più rappresentativi della realtà di mercato), sia per l’eccessiva rigidità del meccanismo. I riferimenti dovrebbero tener conto dei costi di produzione e di gestione dello stoccaggio; l’attivazione dovrebbe essere più flessibile e automatica quando sul mercato si creano serie perturbazioni. Nei vari scambi di opinioni sul miglioramento degli strumenti di gestione per il settore, abbiamo anche evidenziato la necessità di eliminare l’olio stoccato dal mercato comunitario; una volta finito il periodo di stoccaggio, per evitare che questo prodotto ritorni sul mercato (ricreando un nuovo squilibrio tra domanda e offerta) si potrebbe prevederne l’esportazione nei paesi extracomunitari. I rappresentanti della Dg Agri della Commissione Ue hanno dichiarato che l’attivazione della misura rappresenta una soluzione a breve termine, confermando che il prossimo aprile verrà pubblicata un’analisi relativa ai problemi strutturali del settore. Lo studio esaminerà la domanda e l’offerta, con una particolare attenzione alla promozione, alla migliore differenziazione tra mercato "vergine" e "oli di oliva extra vergine", e alle strategie per incrementare i consumi. |
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