Olivicoltura spagnola allo stremo a causa della siccità
Olivicoltura spagnola in ginocchio a causa della siccità. Un quadro della situazione è stato dipinto dall’articolo del quotidiano iberico El Pais. La siccità che affligge l’Andalusia sta determinando uno "scenario dantesco" nelle aree rurali con la perdita di nove milioni di giornate di lavoro nella raccolta delle olive, secondo i sindacati. La campagna che genera più posti di lavoro nell’agricoltura andalusa vedrà ridurre la produzione del 75% rispetto all’ultima campagna, come ha detto ieri il sindacato Comisiones Obreras (Ccoo). La provincia di Jaen, con quattro milioni e mezzo di giornate, sara’ quella dove si perderà più occupazione, seguita da Cordoba con tre milioni di giornate, Granada con uno e oltre mezzo milione a Siviglia. A questo desolante panorama si sommano i 4.000 lavoratori dei frantoi, molti dei quali non saranno chiamati in questa stagione con l’aggravante che non potranno beneficiare del sussidio agricolo. (…) I sindacati Ugt e Ccoo hanno chiesto la mediazione del consigliere dell’agricoltura, Luis Planas, per sollecitare il governo a varare un piano di occupazione straordinaria nell’agricoltura andalusa di fronte all’impossibilita’ di mettere insieme le 35 giornate necessarie per avere il sussidio. Allo stesso modo, i sindacati chiedono di convocare le commissioni provinciali dell’immigrazione temendo un imminente arrivo di lavoratori stranieri oltre al vuoto di manodopera. "Ora più che mai l’amministrazione deve attivare campagne informative per scoraggiare l’arrivo di lavoratori immigrati", spiega Mariano Chinchilla, di Ccoo a Jaen [Gines Donaire, quotidiano – a cura di agra press] |