Oltre 621 milioni di incentivi disponibili per le piccole rinnovabili in attesa di proroga
Continuano a liberarsi risorse sul contatore degli incentivi alle rinnovabili diverse dal fotovoltaico, dovuto principalmente ai segnali di rialzo del prezzo dell’energia, nonché alla scadenza di impianti con tariffe incentivanti ex-CV e CIP6. Tuttavia il termine per l’accesso diretto degli incentivi per i piccoli impianti, come il biogas fino a 100kW e le biomasse fino a 200kW, scadrà il 31 dicembre. Visti gli scenari evolutivi del costo indicativo medio degli incentivi, che mostrano un andamento decrescente rispetto agli attuali livelli di costo, tutte le imprese con dei progetti cantierabili, pronte a partire con i lavori, si aspettano un decreto ponte che proroghi il termine di scadenza dell’attuale DM 23/6/2016. L’auspicata proroga sembra essere necessaria, per liberare risorse economiche già impegnate e scongelare il mercato delle piccole rinnovabili, considerato che non vi sono più i tempi per condividere in una nuova Conferenza Unificata Stato Regioni i decreti che attueranno le linee di intervento della Strategia Energetica Nazionale, in vista dello scioglimento delle Camere entro l’anno. Decreti i cui criteri sono strettamente correlati all’approvazione del Piano Energia Clima, previsto nel 2018. Difatti, il contatore delle fonti rinnovabili non fotovoltaiche ha raggiunto, lo scorso 31 ottobre, il costo indicativo medio di 5,179 miliardi di euro. Con una riduzione di 69 milioni di euro, rispetto a settembre, rendendo disponibili oltre 621 milioni di incentivi. |
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