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Ortofrutta: crescono i consumi di noci, ma ad alimentarli è l’import

Le noci, come il resto della frutta in guscio, considerate in passato nemiche della linea, sono state rivalutate come preziose alleate della salute. I consumi sono dunque in crescita, sia per le proprietà salutistiche di questo tipo di prodotto “al naturale”, sia per la golosità dei dolci e dei piatti in cui viene utilizzato.

L’Italia non ha una grande produzione di noci, pur avendo zone vocate ed una importante tradizione e, anche se negli ultimi anni c’è stata una ripresa delle superfici, ne consumiamo e ne utilizziamo talmente tante da avere un notevole flusso di importazione. Si tratta di oltre 35 milioni di chilogrammi di noci in guscio che arrivano da Usa, Francia e Cile, a fronte di una produzione nazionale di circa 11 milioni di chilogrammi (Campania, Sicilia, Calabria, Piemonte, Emilia-Romagna, Veneto).

Una crescita tumultuosa delle importazioni e dei consumi, basti pensare che nel 1993 ne venivano importati 6 milioni di chilogrammi e nel 2000 10 milioni di chilogrammi. Alle importazioni di noci in guscio si aggiungono anche 4,9 milioni di chilogrammi di noci sgusciate.

 

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