il Punto Coldiretti

Ortofrutta, se la Gdo non rispetta stagionalità e… palato

L’Italia è il principale produttore di ortofrutta dell’Unione Europea, un paese che si sviluppa su una ampia latitudine e su diversi livelli altitudinali che consentono per molte produzioni di avere una copertura di quasi 12 mesi all’anno, un paese esportatore, potenzialmente autosufficiente, eppure…

Eppure, come purtroppo capita frequentemente, anche quest’anno si notano sugli scaffali dei punti vendita, piccoli e grandi, prodotti ortofrutticoli che arrivano da molto lontano. Non si tratta solamente delle cosiddette primizie, che sembrano una tentazione irrefrenabile per alcuni consumatori, ma soprattutto per la distribuzione, che pare non poter fare a meno di proporre pesche marocchine o ciliegie spagnole, dal sapore acerbo, insufficiente, rovinando, inutilmente, il mercato e la bocca dei consumatori prima dell’arrivo del prodotto nazionale.

Non solo primizie, si diceva, ma anche prodotti importati solo per poter abbattere il prezzo al di sotto di ogni buon senso, il caso più recente quello delle fragole, con prodotti di scadente qualità, quanto meno organolettica, pur in presenza di una qualificata produzione nazionale. Con il paradosso che in alcuni punti vendita non c’è neppure la scelta tra il prodotto nazionale e quello di importazione, ma c’è solo quello di importazione.

Fino a quando si andrà avanti con questo malcostume, fino a quando si continuerà a credere che il calo dei consumi sia dovuto solo alla crisi economica e non anche alle poche soddisfazioni in termini di gusto legate a prodotti staccati acerbi o insufficientemente maturi per poter arrivare prima degli altri sul mercato o per poter resistere più facilmente a lunghi trasporti?

Fino a quando si crederà che basti dire che l’ortofrutta fa bene, senza preoccuparsi del fatto che sia anche buona?  Fino a che punto si può spingere la gara al ribasso dei prezzi, senza che questo si rifletta sulla qualità e sulla sicurezza degli alimenti?

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni.
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