il Punto Coldiretti

Otto su 10 cercano prodotti made in Italy, crescono le filiere Fai

Più di otto italiani su dieci (82 per cento) cercano di riempire il carrello della spesa con prodotti italiani al cento per cento e di questi ben il 53 per cento li preferisce anche se deve pagare qualche cosa di più.

E’ quanto emerge da un sondaggio on line condotto sul sito http://www.coldiretti.it/ i cui risultati sono stati resi noti all’Assemblea nazionale dell’Organizzazione. La tendenza degli italiani a preferire prodotti Made in Italy si scontra tuttavia con la cessione di marchi storici nazionali a gruppi stranieri, ma anche con la mancanza di trasparenza dell’informazione che consente di spacciare come nazionali prodotti che non hanno nulla a che vedere con la realtà produttiva agricola della penisola.

Secondo uno studio Coldiretti/Eurispes, il risultato è stato che oggi circa un terzo (33 per cento) della produzione complessiva dei prodotti agroalimentari venduti in Italia ed esportati deriva da materie prime agricole straniere, trasformate e vendute con il marchio Made in Italy, per un fatturato stimato in 51 miliardi. Negli ultimi anni, con la mobilitazione a favore della trasparenza dell’informazione, la Coldiretti è riuscita a ottenere l’obbligo di indicare in etichetta la provenienza per carne bovina, ortofrutta fresca, uova, miele latte fresco, pollo, passata di pomodoro, extravergine di oliva, ma ancora molto resta da fare e l’etichetta resta anonima per circa la metà della spesa dai formaggi ai salumi, dalla pasta ai succhi di frutta.

Da qui è nato il progetto per una filiera agricola tutta italiana promosso da Coldiretti e da Campagna Amica con il marchio valoriale FAI (Firmato dagli agricoltori Italiani) per garantire in Italia e all’estero tutti quei prodotti provenienti al 100 per 100 dai campi e dagli allevamenti italiani che rispettano l’etica nei processi produttivi e assicurano per contratto una equa ripartizione del valore tra i vari attori della filiera.

A poco più di un anno dalla costituzione numerose e diversificate sono le filiere produttive che hanno ottenuto il riconoscimento e possono fregiarsi del marchio FAI, dalla pasta al riso nelle varietà Arborio, Carnaroli e Baldo, dall’olio Extra Vergine all’ortofrutta, dal latte UHT ai salumi fino alle carni provenienti da razze autoctone bovine (Chianina, Marchigiana, Romagnola e Piemontese) e suine come la Cinta Senese e il suino bianco dell’Appennino. L’Assemblea è stata l’occasione per presentare il progetto VOI – Valori Origine Italiana, di Iper, La grande i, che nasce in collaborazione con Coldiretti e FAI (Firmato Agricoltori Italiani). Pasta di semola di grano duro, riso Carnaroli e Arborio, Latte UHT, olio extra vergine e presto una selezione delle migliori monocultivar italiane, nel rispetto di valori etici, sociali e ambientali a un prezzo giusto, per chi compra e per chi produce, tutto al 100 per 100 italiano garantito da FAI.

Prezzo giusto significa che del prezzo di vendita – altamente competitivo – è riconosciuto al produttore un valore equo, più alto rispetto al mercato. Un prezzo garantito dalla filiera cortissima che Iper e Coldiretti sono riusciti insieme a realizzare, razionalizzando tutti i passaggi intermedi e i relativi costi di trasformazione e di distribuzione.

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