Pac, al via la discussione sull’articolo 68
Si è aperta in queste settimane la discussione sul futuro dell’articolo 69 modificato a seguito delle decisioni dell’Health check della Pac del novembre scorso. L’attuale articolo 69 (che si applicherà ancora fino alla fine dell’anno in corso) cambierà a partire dal prossimo anno sia nel nome, diventando l’articolo 68, sia nei contenuti.
Il nuovo strumento di politica agricola comunitaria dispone di un menù di azioni che possono essere strutturate dallo Stato membro con decisione da adottare entro il primo agosto del 2009. Il regolamento comunitario prevede infatti la possibilità di tagliare sino al 10% del plafond nazionale per gestirlo attraverso le misure dell’articolo 68, di cui il 3,5% potranno essere misure accoppiate alla produzione, mentre nella restante parte dovranno essere strutturate come misure disaccoppiate.
Una novità importante rispetto al passato riguarda la possibilità di utilizzare le risorse non spese della Pac, pari a circa 145 milioni di euro all’anno, che non ritorneranno così nelle casse di Bruxelles, diminuendo il taglio che sarà applicato sui titoli all’aiuto in possesso degli agricoltori.
Per arrivare ad una decisione condivisa dal mondo agricolo, il Mipaaf ha presentato una seconda proposta di applicazione dell’articolo 68 che prevede alcune novità rispetto alla prima formulazione.
Proposta Mipaaf
In particolare il Mipaaf, recependo la proposta Coldiretti, ha trasferito la misura accoppiata del grano duro tra le misure disaccoppiate, aumentandone sostanzialmente lo stanziamento a 50 milioni di euro e liberando inoltre risorse per altri settori produttivi che erano stati esclusi, in particolare il settore dell’olio d’oliva e dello zucchero. Il trasferimento della misura accoppiata per il grano duro nella parte disaccoppiata ne ha modificato la struttura prevedendo un aiuto ai produttori che praticano l’avvicendamento triennale con colture miglioratrici nelle zone di montagna e di collina interna delle Regioni meridionali. La misura andrebbe estesa alle aree a vocazione tradizionale per il grano duro.
Il sostegno del settore della carne bovina prevede 3 misure, due delle quali destinate alla linea vacca nutrice mentre la terza a sostegno della macellazione. Per il settore zootecnico andrebbe però rafforzata maggiormente la linea della vacca nutrice all’interno del significativo plafond assegnato al settore dei bovini. Per la misura sulla macellazione il permanere del vincolo dei 7 mesi di stazionamento in Italia dei capi andrebbe affiancato da una soglia massima di capi macellati per ogni produttore.
Per il settore degli ovini si prevede un aiuto per il sostegno al miglioramento genetico dei greggi attraverso l’introduzione e il mantenimento di arieti e sostegno alla produzione e commercializzazione di agnelli e capretti aderenti a sistemi di qualità Dop, Igp e sistemi volontari di qualità. Questa ultima misura, inizialmente non prevista, rappresenta un intervento importante che dovrebbe essere ulteriormente sostenuto attraverso un aumento delle risorse del comparto.
Per l’olio d’oliva, grazie allo spostamento nella parte disaccoppiata dell’avvicendamento colturale, è stato possibile prevedere un sostegno alla produzione di olio extravergine di oliva Dop-Igp pari a 6 milioni di euro a favore delle 7.000 tonnellata che in Italia partecipano a sistemi di qualità riconosciuti. La misura dovrebbe essere ancora potenziata per permettere il decollo del sistema delle Dop e Igp.
Il sostegno al latte si configura attraverso un premio a capo per la produzione di latte di qualità per un importo pari a 33 milioni di euro, mentre per lo zucchero, per il quale si è prospettato inizialmente lo stesso problema dell’olio d’oliva, ossia l’esclusione; l’incentivo converge ai produttori di barbabietola da zucchero che utilizzano semente certificata e confettata.
Anche il tabacco, novità rispetto al precedente articolo 69, potrebbe beneficiare degli aiuti accoppiati a sostegno del miglioramento della qualità del prodotto.
Tra le misure messe in campo dal nuovo strumento si prevede inoltre il sostegno delle assicurazioni per un importo pari a 120 milioni di euro, mentre altri 40 milioni di euro saranno utilizzati direttamente dall’Ocm vino all’interno del programma di sostegno per l’attivazione della relativa misura di sostegno alle assicurazioni.
Definito l’ammontare delle risorse necessarie per la gestione del nuovo articolo 68 (pari a circa 316 milioni di euro) e sottratto il non speso della Pac (pari a circa 145 milioni di euro), l’ammontare del taglio ai titoli dovrebbe essere di 171 milioni di euro. La percentuale di taglio, così come configurata dal Mipaaf, dovrebbe essere del 10% per il settore tabacco e per lo zucchero, in modo da finanziarsi autonomamente all’interno del proprio settore l’incentivazione, mentre per gli altri settori si configurerebbe un taglio orizzontale di circa il 3,6%. |
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