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Pac, al via la semplificazione del greening

La Commissione Europea ha pubblicato un documento di approfondimento sul primo anno di applicazione del greening, riguardante l’esito delle diverse consultazioni con il Parlamento Ue e il Consiglio, le organizzazioni degli agricoltori, le organizzazioni della società civile a tutela dell’ambiente e della natura, così come gli agricoltori, i cittadini e le altre parti interessate. Nel documento sono inoltre analizzati i dati inviati alla Commissione dai diversi Stati membri sul primo anno di applicazione.

Dall’analisi sono emerse criticità sull’applicazione del greening soprattutto relativamente e tre aspetti: la necessità di semplificazione degli oneri amministrativi, il rispetto del principio della parità tra agricoltori dell’Ue e l’impatto del greening sul potenziale produttivo. Le misure di semplificazione prevedono un pacchetto di modifiche degli atti delegati e di esecuzione relative al greening (non sono previste modifiche al regolamento di base), con l’obiettivo di applicazione a partire dalla campagna 2017. Nei prossimi giorni si terranno a Bruxelles i primi due incontri del gruppo esperti greening nel quale si inizieranno a discutere le modifiche del Regolamento delegato 639/2014.

Le proposte di modifica, data la natura del regolamento, riguarderanno principalmente le Efa (Aree di interesse ecologico) e, in particolare, modifiche volte ad una maggiore semplificazione della loro individuazione e misurazione ai fini del raggiungimento del 5% dei seminativi (es. maggiore tolleranza, unificazione degli elementi lineari ai fini Efa, rimozione dell’obbligo di adiacenza o ubicazione sul seminativo delle fasce tampone, possibilità di considerare ai fini Efa anche le azotofissatrici in miscugli con altre colture, purché le azotofissatrici rimangano predominanti).

L’attività di semplificazione del greening deve avere come obiettivo una più semplice gestione delle superfici a disposizione dell’azienda, favorendo la valorizzazione e l’utilizzo di elementi di valore ambientale già presenti e che, nel primo anni di applicazione, nella maggior parte dei casi non sono stati dichiarati ai fini EFA dagli agricoltori a causa delle difficoltà di individuazione e misurazione. Coldiretti seguirà con attenzione i lavori di semplificazione fino alla fine del processo.

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