il Punto Coldiretti

Pac e cereali, più garanzie contro le speculazioni

L’intervento pubblico sui cereali nell’ambito dell’Health check è stato al centro di un incontro al Ministero delle Politiche Agricole convocato per acquisire un parere sulle misure in questione.

La verifica sullo stato di salute della Pac (Health check) costituisce un passaggio fondamentale per adeguare la precedente normativa agricola ai mutamenti che intervengono sui mercati comunitari; in questo ambito, possono essere necessari alcuni aggiustamenti per rendere compatibili le misure alla realtà territoriale italiana.

La proposta della Commissione Ue abolisce l’intervento per tutti i cereali, escluso il grano tenero panificabile, per il quale la misura resta in vigore (regolamentata però attraverso aste pubbliche). Sulla proposta di revisione sono avviati dibattiti e confronti all’interno delle diverse filiere per ricercare, attraverso un rapporto costruttivo, condizioni migliori per favorire sviluppo e competitività del mondo agricolo, auspicando che il Mipaaf sostenga le proposte sul tavolo negoziale comunitario.

Alla luce dei nuovi scenari internazionali di mercato, la Commissione ha valutato la necessità di mantenere la funzione di rete di sicurezza dell’intervento pubblico in caso di crisi di mercato solo per il frumento tenero panificabile mentre, alla luce dell’azzeramento del set-aside,  sarebbe stato opportuno avere qualche garanzia anche per altri cereali, se non altro per evitare possibili speculazioni. Inoltre, secondo Coldiretti, il regolamento di attuazione dovrà tener conto del livello produttivo di ogni singolo Paese che attuerà la procedura, per evitare possibili sostegni alle produzioni extracomunitarie.

Il nostro interesse sulla materia si pone in termini diversi: la misura dell’intervento pubblico, in Italia, è uno strumento ormai superato e di difficile applicazione (non esistono ad oggi strutture riconosciute dall’Agea per l’attuazione delle operazioni), mentre sarebbe opportuno istituire un programma di scorte strategiche, gestite attraverso la rete di Consorzi Agrari e Cooperative, per poter governare sacche di crisi di mercato che si verificano in particolari periodi dell’anno e garantire, contestualmente, una costante disponibilità delle produzioni.

Su queste proposte Coldiretti è pronta a misurarsi per verificare la fattibilità dei percorsi.

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