il Punto Coldiretti

Pensione “differita” anche per chi ha versato contributi all’Inpdap

Sono molti i coltivatori diretti che nel corso della propria vita hanno svolto varie attività lavorative, anche con iscrizione a enti previdenziali diversi. Oggi segnaliamo un’importante novità che interessa coloro che in passato hanno svolto un impiego pubblico con versamento di contributi all’Inpdap.

L’Inpdap, l’istituto di previdenza che gestisce le pensioni dei dipendenti pubblici, ha introdotto la possibilità – fino ad oggi preclusa – di ottenere la liquidazione della pensione anche da parte di coloro che al momento del raggiungimento dei requisiti per la pensione non sono più iscritti all’Inpdap, in quanto hanno cessato il rapporto di impiego pubblico. Tecnicamente questo istituto prende il nome di “Pensione differita”.

A differenza di quanto già previsto per i lavoratori dipendenti e autonomi iscritti all’Inps, per poter ottenere la liquidazione della pensione da parte dell’Inpdap, infatti, fino ad oggi era richiesto non solo il raggiungimento dei requisiti contributivi e/o di età utili per il diritto a pensione, ma anche che il raggiungimento di tali requisiti avvenisse in costanza di svolgimento di un’attività lavorativa pubblica.

In caso di soggetti non più dipendenti pubblici al momento del pensionamento, tale vincolo si poteva aggirare, fino a poco tempo fa, trasferendo tali contributi gratuitamente all’Inps, in modo da avere una “pensione privata”. Tuttavia, tale possibilità è venuta meno dal 31 luglio scorso, a seguito dell’abrogazione della Legge che la istitutiva, rendendo particolarmente gravoso in questi casi l’accesso alla pensione per coloro che in passato avevano lasciato un lavoro pubblico per dedicarsi ad un’altra attività lavorativa autonoma o dipendente nel settore privato, con conseguente iscrizione ad altro ente previdenziale.

Per consentire l’accesso a pensione anche a questi soggetti senza necessità di un ingente esborso economico (ricongiunzione onerosa) da parte loro, l’Inpdap ha introdotto la “Pensione differita”, chiarendo che erogherà la pensione di anzianità o vecchiaia, in presenza dei requisiti contributivi minimi prescritti, anche se l’interessato, al raggiungimento del requisito anagrafico minimo previsto dalla legge, non svolga un’attività lavorativa che comporti l’iscrizione all’Inpdap.

Per la complessità della materia, raccomandiamo a tutti coloro che hanno dei contributi versati in diverse gestioni previdenziali (Inpdap, Enasarco, Enpam, Enpals, Cassa Geometri, ecc.) di rivolgersi al Patronato Epaca: gli operatori forniranno gratuitamente tutta la consulenza necessaria per consentire di valutare la scelta più conveniente. Per conoscere l’ufficio Epaca più vicino si può telefonare al numero verde 800.667711 oppure visitare il sito Internet http://www.epaca.it/.

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