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Pensioni: ecco i nuovi limiti di reddito per avere diritto al trattamento minimo

Ai pensionati con redditi bassi, coltivatori diretti compresi, spetta un aumento della pensione, quando dal calcolo dei contributi versati o accreditati, la pensione a cui hanno diritto è inferiore a quello che viene considerato minimo vitale e, quindi, deve essere integrata per raggiungere la soglia dovuta per Legge.

Il trattamento minimo indica quindi l’ammontare minimo di pensione che deve essere comunque garantito e non spetta se il pensionato possiede redditi propri o eventualmente cumulati con quelli del coniuge superiori a determinati limiti.

Il beneficio dell’integrazione al trattamento minimo, inoltre, non si applica alle pensioni contributive e alle pensioni supplementari: in tali casi infatti la pensione è rapportata ai contributi versati, senza alcuna integrazione.

I limiti di reddito
Il reddito da prendere in considerazione è quello percepito nello stesso anno per il quale viene erogata la prestazione. Sono da dichiarare tutti i redditi assoggettabili a Irpef (esclusi l’importo della pensione da integrare, casa di abitazione, gli arretrati, TFR, i redditi esenti: pensioni di guerra, rendite Inail, pensioni degli invalidi civili, ecc).

L’integrazione al minimo delle pensioni può essere attribuita in misura intera o ridotta. In ogni caso, per il 2009, non spetta alcuna integrazione se si supera il limite di € 11.913,20, con redditi propri e il limite di € 23.826,40, con redditi coniugali. Limiti diversi sono previsti per pensioni con decorrenza compresa nel 1994.

I limiti di reddito, personale e coniugale, devono essere entrambi rispettati. Il superamento di almeno un limite è sufficiente ad escludere il pensionato dall’integrazione, parziale o totale, al minimo.

Per quanto riguarda gli assegni di invalidità, i limiti di reddito annuo che escludono l’integrazione sono i seguenti: il pensionato solo non deve superare euro 10.635,30, euro 15.952,95, se coniugato. In tal caso, non è previsto il diritto alla parziale integrazione al minimo: in caso di superamento dei limiti di reddito, l’assegno viene liquidato nell’importo a calcolo.

Se il pensionato è titolare di due o più pensioni, esistono dei criteri per stabilire su quale pensione spetta l’integrazione.

Per una consulenza personalizzata, si raccomanda a tutti gli interessati di rivolgersi al Patronato Epaca: gli operatori Epaca forniranno gratuitamente tutta l’assistenza necessaria, predisponendo tutta la documentazione che deve essere inviata all’Inps.
Per conoscere l’ufficio Epaca più vicino, si può telefonare al numero verde 800.667711 o visitare il sito Internet
www.epaca.it.

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni.
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