Pensioni, nuove regole per i lavoratori autonomi
Dal 1° gennaio 2008, con 40 anni di contributi i coltivatori diretti, mezzadri, coloni, artigiani e commercianti potranno andare in pensione indipendentemente dall’età anagrafica. Per andare in pensione prima dei 40 anni, sono richiesti 59 anni di età e 35 anni di contributi, ma solo fino al 30.06.2009. Dal 2009 entrerà in vigore il c.d. “sistema delle quote”, date dalla somma tra età anagrafica e minimo 35 anni di contributi (vedi tabella).
In sostanza, dal 1.7.09 al 31.12.2010 si può andare in pensione con 60 anni di età e 36 anni di contributi o con 61 anni di età e 35 di contributi. Per il 2011 e 2012, con 61 anni di età e 36 anni di contributi o con 62 anni di età e 35 anni di contributi. Dal 2013, con 62 anni di età e 36 di contributi oppure con 63 anni di età e 35 di contributi.
DECORRENZE
PENSIONI DI VECCHIAIA La pensione di vecchiaia si matura al compimento di 60 anni di età per le donne e 65 anni per gli uomini e 20 anni di contributi (oppure 15 anni purché maturati entro il 31.12.1992). Per coloro che hanno iniziato l’attività lavorativa dopo il 31.12.1995, dal 1/1/2008 si potrà andare in pensione con le seguenti modalità:
PENSIONE CONTRIBUTIVA
DECORRENZE
Le pensioni di vecchiaia contributive dovrebbero essere soggette alle stesse decorrenze delle pensioni di vecchiaia retributive. L’Inps al riguardo non ha sciolto la riserva in quanto è in attesa del parere richiesto in merito ai ministeri vigilanti. Per qualsiasi chiarimento sulla propria situazione contributiva alla luce delle nuove disposizioni di legge ci si può rivolgere al Patronato Epaca, alla sede più vicina, oppure, telefonando al numero verde 800667711. |
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