il Punto Coldiretti

Piante e fiori, cresce sempre più il pericolo abusivismo

Il settore florovivaistico è, a ragione, considerato uno dei settori di punta del made in Italy. Contribuisce infatti per circa il 6 per cento del totale alla produzione agricola nazionale, facendo registrare un saldo attivo nella bilancia import/export pari ad oltre 150 milioni di euro che concorre a rilanciare l’economia del nostro Paese.

Purtroppo una piaga del settore è rappresentata dal commercio abusivo di fiori recisi e di piante in vaso, che si può osservare costantemente nelle nostre città, ma che trova la maggiore diffusione nei periodi in cui si concentrano le vendite di piante e fiori, ovvero durante le ricorrenze. San Valentino, la Festa della Donna, la Festa della Mamma, la ricorrenza dei Santi e dei Morti, le Festività Natalizie scatenano stuoli di commercianti abusivi che si possono individuare mentre tentano la vendita con i loro mazzi di fiori o con piccoli furgoncini o anche camion, apparentemente improvvisati.

Questo mercato abusivo, alimentato dalla globalizzazione del commercio soprattutto di fiori recisi e piante in vaso, genera una economia sommersa stimabile in alcune centinaia di milioni di euro, con ramificazioni legate alla criminalità che ne organizza la distribuzione in tutta Italia. Consumatori ignari, credendo di aiutare degli indigenti, alimentano in realtà un commercio illegale i cui proventi arricchiscono le mafie e la malavita organizzata.

Si tratta poi di piante e fiori che collassano rapidamente, nella sostanza truffando l’acquirente che, deluso, si allontana dal consumo di questi prodotti. Piante e fiori sono frequentemente triangolati attraverso paesi importatori che li comprano da paesi extra Ue dove vengono prodotti  non sono rispettando le normative fitosanitarie in vigore nell’Unione Europea e sfruttando le popolazioni locali. Rose, orchidee, ma anche piante in vaso sono i prodotti più frequentemente oggetto di questo tipo di commercio abusivo.

E’ anche per questo motivo che Coldiretti sta lanciando – attraverso la propria rete di vendita diretta – i Mercati e le Botteghe di Campagna Amica e attraverso Fai, il brand firmato dagli agricoltori italiani, il fiore e la pianta della filiera agricola tutta Italiana, per dare certezze al consumatore circa la provenienza dei prodotti florovivaistici, la loro qualità e l’adozione di processi produttivi eticamente corretti.

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