Polizze assicurative, una calamità tagliare i fondi in Finanziaria
E’ indispensabile che la Finanziaria 2009 confermi gli stanziamenti per sostenere le polizze assicurative, prevedendo almeno 250 milioni di euro. L’appello viene da Coldiretti, nella consapevolezza che questo permetterà di consolidare la positiva tendenza fatta registrare dallo strumento, estendendo maggiormente l’intervento alle regioni del Centro – Sud, agli allevamenti suini, ovini e avicoli, anche in vista della introduzione di strumenti per una complessiva tutela del reddito delle imprese. La Riforma della Pac e il “pagamento unico aziendale”, “disaccoppiato” dalla quantità prodotta, hanno aperto alle imprese il mondo del mercato e della concorrenza. Le scelte produttive sono oggi guidate dalla valutazione degli sbocchi, dei costi fissi e dei prezzi e dunque sulla scommessa che sta dietro qualunque scelta imprenditoriale. Ma le imprese agricole devono fare i conti anche con il rischio climatico che influisce sulla resa e sulla qualità del prodotto indipendentemente dalla abilità dell’imprenditore. Negli allevamenti la maggiore mobilità delle persone e degli animali ha aumentato i rischi sanitari e la normativa ha imposto anche per gli smaltimenti cautele indispensabili a garantire la sicurezza alimentare ed ambientale. Gli interventi erogati dopo il verificarsi delle calamità (compensativi) hanno dimostrato tutta la loro inefficienza: tra il 1999 e il 2004 in Italia le aziende agricole hanno subito danni, accertati dalle regioni, per 12.900 milioni di euro ed hanno ricevuto indennizzi per meno dell’8% dei danni (806 milioni). Dal 2010 l’Unione europea taglierà questo tipo di indennizzi anche per le grandi calamità, come terremoti e alluvioni, a chi non avrà assicurato almeno il 50% della sua produzione aziendale. E’ sempre più necessario disporre di strumenti finanziari come le assicurazioni per garantire una certa stabilità dei livelli di reddito e quindi dell’attività economica. L’intervento pubblico e la partnership pubblico-privato conseguente alla riforma del Fondo di solidarietà hanno dato in Italia risposte concrete alle imprese. Le tariffe assicurative medie, che nel 1990 sfioravano il 10%, sono scese nel 2008 al 5,83: considerato che nel 2007 l’incentivo pubblico ha sfiorato il 70%, risulta che il costo effettivo per le imprese, cioè quello che pagano a carico dei loro bilanci, è passato in media, dal 4,47 del 2001 al 2% del 2007. Più evidente è il vantaggio se si pensa che mentre nel 2001 le assicurazioni coprivano praticamente solo i danni da grandine, oggi, ad un prezzo pari alla metà, le imprese si assicurano anche contro i danni da gelo, vento forte, siccità e persino da ceneri vulcaniche dell’Etna. Si assicurano le strutture, le serre, gli allevamenti. Questi risultati si sono raggiunti soprattutto perché: · le imprese agricole, grazie anche all’azione di Coldiretti, si sono organizzate in un sistema di aggregazione efficiente, che è in grado di capire quali esigenze si devono soddisfare · lo Stato ha investito risorse su questo settore, aumentando gli stanziamenti del Fondo di solidarietà per le assicurazioni: dai 100 milioni del 2004 si sono raggiunti i 220 milioni del 2008. La conseguenza è che si tratta dell’unico costo di produzione che è diminuito per le imprese, mentre sono aumentati i mezzi tecnici, il carburante, il capitale fondiario. |
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