il Punto Coldiretti

Pomodoro da industria, serve senso di responsabilità sull’accordo

Non si farà nessun accordo per la trasformazione del pomodoro nel Nord Italia senza trasparenza e senso di responsabilità. Ad affermarlo è la Coldiretti in merito alle posizioni industriali che stanno rendendo complicato il raggiungimento dell’intesa. Tutta la situazione del contratto pomodoro 2013 evidenzia ancor più chiaramente la necessità di cambiare il modo di fare la contrattazione. Secondo Coldiretti, il vecchio sistema che vede le controparti riunirsi puntualmente in ritardo rispetto ai termini ultimi per il trapianto del pomodoro non è più ammissibile. E’ troppo facile per gli industriali aspettare che gli agricoltori, con senso di responsabilità, comincino il trapianto per poi tentare di chiudere il contratto al di sotto dei costi di produzione. Si tratta di costo che l’industria ben conosce, ma che vuole ignorare pretendendo di fatto che l’azienda agricola lavori in rimessa. Di fronte a questa situazione l’affermazione dell’industria di voler “imprimere certezze e programmazione al settore” ha il sapore di una sonora presa in giro. Quale programmazione si potrà mai fare a marzo quando il prodotto è già avanti nelle serre e il terreni già preparati? Le proposte economiche che abbiamo visto finora sono tutt’altro che corrette e in buona fede. Forse ci si è troppo abituati a vedere comunque seminare pomodoro. Ma le cose stanno cambiando: gli agricoltori non sono più disponibili a credere a tutto e, per fortuna, esistono anche alternative di coltivazioni, come dimostra il fatto che in 10 anni la superficie investita a pomodoro è diminuita di quasi 10 mila ettari.” Coldiretti, con senso di responsabilità, verificherà se, in tempi realmente strettissimi, la parte industriale è disponibile a chiudere un accordo che almeno copra i costi di produzione e lavorare insieme per valorizzare meglio questa produzione e i suoi preziosi trasformati, senza giocare al continuo ribasso dei prezzi pagati agli agricoltori che, peraltro, non si riversano mai sui prezzi al consumo. Continuare a pagare sottocosto finirà con l’uccidere sia le imprese agricole sia l’industria in una folle corsa verso l’azzeramento di un settore che ci vedi primi in Europa.

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