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Prezzi agricoli in calo a novembre: male cereali, olio e suini

Prezzi agricoli in calo a novembre. Il dato viene dall’Ismea, con le quotazioni che nel confronto annuale perdono il 2,3 per cento, interrompendo un trend positivo che durava da qualche mese, anche se legato principalmente agli exploit di pochi prodotti rispetto a una situazione complessiva che in molti settori vede ancora i compensi inferiori ai costi di produzione.

I prezzi dei cereali scendono del 6,9 per cento, ma a perdere stavolta sono anche l’olio (-16,8 per cento) e la frutta (-7,1 per cento) che nei mesi scorsi avevano concorso a sostenere l’intero listino agricolo. In leggero calo pure il vino, mentre i dati positivi vengono dagli ortaggi (+11,8 per cento) e dai semi oleosi, oltre che dal tabacco.

Nel comparto zootecnico c’è da registrare la diminuzione del 3,4 per cento per latte e prodotti lattiero caseari, abbinata a quella di uova (-15,5 per cento), avicoli (-6,5 per cento) e suini (-5,9 per cento) che scontano un crollo delle quotazioni, anche a causa della concorrenza di prodotto estero di bassa qualità. In crescita i prezzi all’origine di conigli (28,2 per cento), bovini da macello (2,7 per cento), ovini e caprini (3,5 per cento).

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