il Punto Coldiretti

Prezzi agricoli in calo nel 2014 tra crollo dei consumi e concorrenza sleale

Nel 2014 i prezzi agricoli sono calati mediamente del 5,5 per cento rispetto all’anno precedente. Il bilancio viene da Ismea secondo cui nei dodici mesi appena trascorsi hanno perso sia il comparto delle coltivazioni (-8,5 per cento), sia quello zootecnico (-2,3 per cento).

Tra le colture vegetali le maggiori riduzioni si riscontrano per i vini, con un meno 14 per cento rispetto ai valori elevati del 2013, e per i semi di soia (-17,7 per cento). Il consuntivo d’annata segnala anche una forte flessione dei prezzi per ortaggi e frutta, rispettivamente del 13,3 per cento e dell’11,9 per cento sul 2013, penalizzati dai surplus produttivi e dalla debolezza dei consumi finali.

Negativo anche il bilancio dei cereali (-3,2 per cento). In questo caso l’indice Ismea riflette andamenti contrapposti, con i prezzi di grano duro e risone in crescita del 12 e del 18,3 per cento, e con frumento tenero e mais in flessione dell’11,6 per cento e del 17,6 per cento. Gli oli di oliva archiviano il 2014 con un balzo in avanti del 14,2 per cento, confermando il trend al rialzo del 2013.

Nel settore zootecnico le rilevazioni dell’Ismea indicano, nella media del 2014, una dinamica leggermente positiva per l’insieme dei lattiero-caseari (+0,4 per cento), grazie anche a un buon andamento dei formaggi, tra fusi, molli e semiduri. Flettono al contrario i listini del burro (-11,2 per cento) e dei formaggi grana. Solo il Pecorino romano aumenta di oltre il 30 per cento rispetto al 2013, di riflesso a un forte calo dell’offerta registrata nel corso dell’anno.

Relativamente al bestiame vivo (-4,3 per cento nella media del 2014), si riscontrano riduzioni generalizzate, con variazioni comprese tra il meno 6,6 per cento degli avicoli e il meno 1,6 per cento di ovi-caprini e suini. A motivare i ribassi sono state soprattutto le pressioni competitive dall’estero, avvantagiate dalla mancanza dell’obbligo di indicazione dell’origine per molti prodotti, e la stagnazione dei consumi interni di carni. Negativo anche il dato delle uova, che hanno ceduto in media il 5,8 per cento.

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni.
2008 © Copyright Coldiretti - powered by BLUARANCIO S.p.A. | Redazione contenuti

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi