il Punto Coldiretti

Prezzi troppo bassi, i produttori di latte contro Lactalis

Produttori di latte in rivolta contro Lactalis. I prezzi troppo bassi praticati dalla multinazionale sono al centro della protesta degli allevatori, secondo quanto riporta un articolo apparso sul quotidiano francese Les Echos.

Sono esplose le ostilita’. Tre mesi prima della fine delle quote latte, in un contesto di sovrapproduzione che preannuncia un crollo dei prezzi, i produttori di latte si mobilitano e citano in giudizio il leader mondiale Lactalis, conosciuto per marchi come Pre’sident e Lactel. I primi ad agire sono 500 allevatori normanni, sotto contratto con Lactalis. L’organizzazione di questi produttori (OP) accusa l’industriale di praticare prezzi "piu’ bassi di quanto non lo giustifichi il mercato". Stimano il danno a 8.000 euro ad azienda agricola. La Federazione nazionale dei produttori di latte (FNPL) appoggia l’azione dei normanni; non potendo costituirsi parte civile in senso stretto, puo’ avviare "una procedura d’intervento volontario" ad essa assimilabile per avere accesso al fascicolo.
Questa e’ la prima azione di questo tipo. "Ne seguiranno altre", avverte Thierry Roquefeuil, presidente della Federazione nazionale dei produttori di latte (FNPL). "Il gruppo Bongrain (Caprice des Dieux) potrebbe essere oggetto delle prossime azioni per gli stessi motivi di Lactalis", secondo Andre’ Bonnard, tesoriere della FNPL. L’organizzazione sindacale stima infatti che vi sia una mancanza di trasparenza riguardo ai prezzi nei contratti che legano produttori e industriali. "Nei contratti mancano, in contrasto con cio’ che stipula la legge di orientamento agricolo votata nel 2011, gli elementi che permettono di dedurre il prezzo al quale gli industriali si impegnano a pagare il latte ai produttori", spiega Andre’ Bonnard. In una posizione piu’ delicata rispetto a Sodiaal, gruppo cooperativo gestito in quanto tale dagli agricoltori, la FNPL condanna con altrettanto rigore l’azienda  conosciuta per i marchi Yoplait e Entremont. "Sodiaal e’ l’azienda che meno ha remunerato i propri produttori nel 2014. Lactalis ha finito con l’allinearsi", ha precisato Thierry Roquefeuil. L’organizzazione sindacale avverte che i produttori di latte non si lasceranno mettere i piedi in testa e che chiederanno spiegazioni alla loro cooperativa. "I dirigenti vengono eletti. Se portano avanti una politica contraria agli interessi di coloro che rappresentano, non saranno rieletti. Lo schema e’ semplice", commenta Andre’ Bonnard. (…)
L’anno si preannuncia ricco di turbolenze per il mercato mondiale del latte, eccedentario, e piu’ in particolare per l’Unione Europea che entra in un sistema completamente liberale dopo quaranta anni di regolamentazione attraverso il sistema delle quote. "Oggi la politica lattiero-casearia in Europa e’ inesistente", critica Thierry Roquefeuil. "Nonostante tutti gli sforzi fatti negli ultimi due anni per evitare di arrivare a questo punto, non vi e’ piu’ alcuno strumento d’intervento sul mercato comunitario per proteggere i produttori". La FNPL e’ preoccupata per questa situazione, mentre in parallelo la nuova legge agricola (Farm Bill) degli Stati Uniti permette agli allevatori americani di sottoscrivere un’assicurazione che consente di garantire i propri margini. "Una vera macchina da guerra se i tre quarti degli allevatori la sottoscrivono". [Marie-Jose’e Cougard, quotidiano – a cura di agra press (gin)]

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