il Punto Coldiretti

Primato agricolo nell’Ue, l’Italia “mette la freccia”

L’Italia potrebbe sorpassare la Francia in valore aggiunto agricolo prodotto nel 2011 e conquistare il primato europeo, nonostante una superficie coltivata che è pari ad appena la metà di quella dei cugini d’oltralpe. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base del trend in aumento dell’11 per cento del valore aggiunto agricolo nel primo semestre dell’anno. Una stima presentata in occasione del primo Summit sulla riforma della Politica agricola comune (Pac), promosso a Roma dal presidente della Coldiretti Sergio Marini.

Grazie all’impegno per la qualità e la tipicità dei prodotti, gli agricoltori italiani sono riusciti, nonostante la crisi, a far rendere i terreni molto più dei partner europei: il valore aggiunto per ettaro di terreno, ovvero la ricchezza netta prodotta per unità di superficie dall’agricoltura italiana è infatti oltre il triplo di quella inglese, doppia di quella francese, tedesca e spagnola. E il numero di occupati per ettaro di terreno in Italia è stato addirittura quasi il triplo di quelli in Francia, Spagna e Germania.

“Tenuto conto di questo risultato è fondamentale secondo il presidente della Coldiretti Sergio Marini che all’Italia, con la futura riforma della Pac, siano assicurate le risorse necessarie per evitare una eccessiva penalizzazione come, invece, risulterebbe dalle attuali proposte e ciò anche in considerazione del fatto che il nostro Paese  già versa all’Unione più di quanto riceve”.

I primati nel valore aggiunto e nell’occupazione per ettaro, nella qualità, tipicità, multifunzionalità  e sicurezza alimentare conquistati legittimano dunque l’Italia a svolgere un ruolo di leadership nel difficile negoziato europeo che dovrà decidere sul futuro modello di agricoltura in Europa.
 
La storica sfida tra Italia e Francia sulle tavole mondiali ha già visto quest’anno il Belpaese prevalere sui cugini con un aumento record del 24 per cento nelle bottiglie spedite all’estero di spumante italiano che ha superato lo champagne e conquistato le tavole nel mondo dove la maggioranza dei brindisi delle feste di fine anno saranno Made in Italy.

Storica nel 2011 anche la vittoria dell’Italia sulla Francia nel derby del formaggio con le esportazioni di formaggi Made in Italy che sono aumentate del 12 per cento in quantità nel paese più nazionalista del mondo togliendo spazio sugli scaffali d’Oltralpe a Camembert, Brie, Roquefort e alle altre specialità locali. La  sconfitta è resa ancora più amara dal crollo delle esportazioni di formaggi francesi in Italia con una riduzione media del 3 per cento, sulla base dei dati Istat relativi ai primi sette mesi del 2011.

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