Produzioni vegetali, pubblicato il nuovo regolamento sulla difesa delle piante
E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Ue il Regolamento 2016/2031 relativo alle misure di protezione contro gli organismi nocivi per le piante. Le nuove norme si applicheranno a decorrere dal 14 dicembre 2019. Fa eccezione la disposizione attuata dagli Stati membri che chiunque venga a conoscenza della presenza degli organismi nocivi elencati nel regolamento o abbia motivo di sospettare una tale presenza, ne dà immediatamente comunicazione all’autorità competente, e, se richiesto da detta autorità competente, fornisce le informazioni in suo possesso riguardanti tale presenza. Questa scatterà dal 1à gennaio 2017. I servizi competenti della Commissione stanno istituendo i gruppi di esperti ed i gruppi di lavoro per la definizione degli atti delegati di esecuzione, avendo già chiesto alle autorità competenti degli Stati membri di presentare osservazioni entro la fine del 2016. Le Autorità competenti degli Stati membri saranno responsabili dell’implementazione a livello nazionale delle misure previste dal regolamento e dagli atti delegati e di esecuzione che saranno preparati dalla Commissione. Il maggior co-finanziamento previsto dalla Commissione aiuterà gli Stati membri, che sono tuttavia chiamati ad aumentare le risorse nazionali, per garantire il pieno raggiungimento degli obiettivi posti dal nuovo regolamento. Gli operatori professionali dovranno operare nella totale consapevolezza dei nuovi requisiti, avranno la responsabilità di notificare tempestivamente i nuovi focolai di malattia nelle zone sotto il loro controllo, saranno responsabili per i requisiti di tracciabilità e per la loro registrazione all’autorità nazionale competente. Il nuovo regolamento offrirà agli operatori professionali nuove opportunità, tra le quali la possibilità di compensazione per le perdite dirette. Coldiretti ritiene necessario un sistema adeguato di protezione delle salute delle piante per evitare che l’introduzione di insetti e patogeni non presenti in Italia e nell’Ue, attraverso le importazioni, provochi gravi danni alle produzioni ed al reddito delle imprese, come purtroppo è avvenuto troppo spesso negli ultimi tempi. |