Psr e diversificazione, agriturismo e produzione di energia i più gettonati
La diversificazione verso produzioni integrate e complementari – nel campo energetico e turistico come in quello ambientale o dei servizi sociali – rappresenta sicuramente la dimensione strategica più rilevante della multifunzionalità delle imprese agricole sia sotto il profilo economico che su quello sociale. All’interno dei piani di sviluppo rurale, la misura dedicata alla promozione della diversificazione produttiva è la 311 e punta a mantenere e creare nuove opportunità occupazionali e di reddito nei territori rurali. Il numero dei bandi finora emanati è ancora troppo ridotto per un’accurata valutazione di come le Regioni stanno declinando le opportunità di sviluppo legate alla diversificazione. La misura è stata già avviata da Liguria, Piemonte, Lombardia, Toscana e Veneto. Attualmente, nell’ambito delle tipologie e delle modalità di intervento adottate (scarica la tabella) l’agriturismo e la produzione di energia risultano essere le forme di diversificazione maggiormente promosse; tutti i bandi regionali, ad eccezione di quello della Lombardia destinato esclusivamente all’agriturismo, le prevedono entrambe. La Liguria abbina il sostegno allo sviluppo delle attività di trasformazione e commercializzazione delle produzioni agricole, mentre Piemonte e Toscana prevedono interventi per la promozione di attività didattiche, ricreative, sportive. Il Veneto incentiva, invece, lo sviluppo di fattorie plurifunzionali che comprendono sia lo svolgimento di attività didattiche e sociali che la lavorazione delle produzioni. Le tipologie di investimento finanziabili sono prevalentemente strutturali (opere di ristrutturazione ed adeguamento, acquisto di attrezzature, creazione e sistemazione di aree attrezzate, eccetera), anche finalizzati al risparmio energetico. La modalità dell’aiuto coincide prevalentemente con l’erogazione di un contributo in conto capitale e secondo il regime de minimis; solo la Lombardia dà alle imprese la possibilità di scegliere in alternativa agevolazioni in conto interessi. I beneficiari dei progetti di diversificazione possono essere gli imprenditori sia singoli che associati; nel caso della Toscana l’adesione delle imprese ad alleanze (cooperative, consorzi, associazioni temporanee) diventa un elemento di vantaggio per l’accesso alle agevolazioni. Sempre per quanto riguarda l’assegnazione di priorità nella selezione dei progetti da finanziare, quasi tutte le Regioni riservano attenzione ai giovani ed alle donne. Anche fra le priorità si ripresenta e ricorre spesso la previsione di interventi (acquisto di impianti e attrezzature, introduzione di nuove tecnologie) per il risparmio energetico, idrico o la produzione di energie rinnovabili. Attenzione ricevono anche le categorie svantaggiate, attraverso la previsione di priorità ai progetti che prevedono anche la creazione di strutture dedicate (ad esempio per l’eliminazione delle barriere architettoniche) o che puntano particolarmente, nell’ambito della strategia di intervento, allo sviluppo di servizi ed attività sociali. Interesse è infine riservato alle iniziative che coinvolgono le aree protette, parco o inserite nella Rete Natura 2000; due Regioni assegnano priorità anche all’adozione, da parte delle imprese potenziali beneficiarie, dei metodi della produzione biologica e integrata. |
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