il Punto Coldiretti

Prandini: bene il nutrinform ma no etichetta aggiuntiva per i prodotti Dop

Un’etichettatura trasparente per il consumatore è la battaglia che la Coldiretti sta portando avanti nella Ue e per questo boccia senza appello nutriscore e semafori che danno informazioni fuorvianti. Nessuna ulteriore indicazione poi per i prodotti Dop e Igp che sono già soggetti a una forte regolamentazione europea e a disciplinari specifici che ne garantiscono qualità e sicurezza. Il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, ha ribadito la linea dell’organizzazione nel suo intervento all’assemblea annuale di Origin Italia Associazione italiana Consorzi indicazioni geografiche.

Prandini ha sottolineato come la quella internazionale è la vera sfida per l’agroalimentare. Anche in una fase in cui tutti i Paese devono affrontare l’emergenza Covid, è però necessario proprio oggi pensare alle future sfide dell’internazionalizzazione. Serve un piano per essere più presenti sui mercati esteri a cominciare dalle Dop.

“Dobbiamo creare le condizioni perché i nostri prodotti possano essere venduti dalla Gdo in tutto il mondo”. Sempre in tema di mercati secondo il presidente della Coldiretti nei prossimi accordi di libero scambio occorre creare i presupposti per accompagnare le grandi Dop ma anche quelle meno forti e metterle così nelle condizioni di avere le stesse possibilità di crescita. Ha ribadito l’obiettivo dell’autosufficienza alimentare che la Coldiretti porta avanti da molti anni e sulla riforma della Politica agricola comune ha affermato che deve sostenere un’agricoltura che premi occupazione e sostenibilità.

Il ministro delle Politiche agricole, Teresa Bellanova, si è impegnata a portare avanti l’etichetta nutrinform, sistema volontario che fornisce indicazione su sali, grassi e zuccheri ma tarati sulle porzioni del prodotto. Per l’olio extravergine di oliva per esempio il nutriscore indica il grasso su 100 grammi, il nutrinform italiano su un cucchiaino. Col nutriscore dunque si forniscono informazioni semplicistiche e pericolose ai consumatori “ non accetteremo mai – ha garantito – i semafori”.

Sempre in tema di etichettatura l’europarlamentare Paolo De Castro ha ricordato che sull’indicazione dell’origine c’è unitarietà di intenti nella Ue e ora occorre tradurla in un obbligo comunitario. Cosa diversa – ha spiegato – l’etichettatura nutrizionale dove per ora non c’è ancora nulla di ufficiale sul tavolo. Le indicazioni geografiche comunque non devono avere nulla a che fare con le indicazioni nutrizionali perché di tratta di ricette storiche, certificate e non modificabili.

Sulla nuova Pac de Castro ha detto che l’obiettivo centrale deve rimanere la tenuta del reddito perché la politica agricola non è stata trasformata in una politica ambientale. Sono stati approvati emendamenti importanti nel quadro del Green Deal e del farm to Fork ma senza modifiche legislative.

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