il Punto Coldiretti

Quote latte: anche l’Ue boccia la proroga delle multe, l’Italia recuperi le somme

Nessuna norma in materia di concorrenza permette di giustificare la decisione di prorogare di sei mesi il pagamento delle multe a un piccolo gruppo di produttori che avevano superato le quote latte loro assegnate. E’ il parere della Commissione Europea che, dopo l’avvio della procedura d’infrazione, ha adottato una decisione con la quale boccia l’Italia per quello che considera un aiuto indebito, ovvero l’aver permesso, nel 2011, di differire il versamento delle sanzioni a carico della minoranza di aziende non in regola.

Entro quattro mesi il nostro Governo dovrà ora recuperare le somme non versate, maggiorate degli interessi dovuti, dai produttori che hanno sforato le quote senza pagare le multe. Una vera  e propria forma di concorrenza sleale rispetto alla stragrande maggioranza dei 38mila allevatori italiani che con sacrifici si sono messi in regola, acquistando o affittato quote per un valore complessivo di 2,42 miliardi di euro.

Ricordiamo che nel 2013 l’Unione Europea aveva autorizzato l’Italia a sostituirsi ai suoi produttori per versare al bilancio dell’Ue l’importo dovuto a titolo del prelievo sul latte per il periodo dal 1995-1996 al 2001-2002 e a recuperare tale somma dai trasgressori in quattordici rate annuali di pari importo senza interessi.

Nel 2011 il Governo aveva però approvato una legge che concedeva ai produttori di latte una proroga semestrale per il versamento di una delle rate. “I produttori che si sono avvalsi di questa
proroga – sottolinea la Commissione – hanno beneficiato di un aiuto equivalente a un prestito senza interessi che nessuna norma in materia di concorrenza permette di giustificare”.

Le autorità italiane avranno ora due mesi di tempo per far conoscere il numero di beneficiari del pagamento dilazionato e l’ammontare dei relativi fondi. Entro quattro mesi dovranno quindi procedere al recupero delle somme non versate. Un caso che interessa circa 1.300 produttori italiani per un ammontare compreso tra i 20 e i 30 milioni di euro.

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni.
2008 © Copyright Coldiretti - powered by BLUARANCIO S.p.A. | Redazione contenuti

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi