Quote latte, Italia a rischio splafonamento
Per la campagna lattiero-casearia 2012-2013 l’Italia rischia di superare la quota nazionale di produzione di latte prevista dall’Unione europea. Questo è quanto emerge dai dati resi noti dall’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea), nei quali si evidenzia come da aprile a luglio di quest’anno siano già stati consegnati ai primi acquirenti oltre 3 milioni 770mila tonnellate di prodotto, con un aumento di circa il 3% rispetto allo stesso periodo del 2011. Sebbene la produzione di agosto 2012 si preveda in flessione a causa del grande caldo, si stima che comunque – proseguendo con questo trend – l’Italia possa concludere l’attuale campagna superando il fatidico tetto dei 10 milioni 883mila tonnellate del 2011, al di sotto del quale si era faticosamente attestata lo scorso anno, consegnando circa 10 milioni 876mila tonnellate di latte. In caso di sforamento della soglia fissata in sede europea, accederanno alla restituzione del prelievo soltanto i produttori in regola con il versamento mensile; avranno priorità i titolari di aziende ubicate nelle zone di montagna, quelli nelle zone svantaggiate, i produttori che non abbiano superato il livello di commercializzazione conseguito nel periodo 2007-2008 o quelli che non abbiano superato di oltre il 6 per cento la propria quota individuale. Per tutti gli altri produttori in esubero, i prelievi confluiranno integralmente nel fondo per gli interventi nel settore lattiero-caseario istituito presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. |
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