Quote latte, la Ue fa causa all’Italia ma il dramma ora è il prezzo
È una pesante eredità delle troppe incertezze e disattenzioni del passato nel confronti dell’Europa nell’attuazione del regime delle quote latte che è terminato quasi una anno e mezzo fa, il 31 marzo 2015. È quanto ha affermato la Coldiretti nel commentare l’avvio della causa della Corte di giustizia contro il nostro Paese per recuperare ben 1,343 miliardi dalle quote latte proprio nel momento in cui il prezzo insostenibile riconosciuto agli allevatori sta provocando la chiusura delle stalle. La procedura di infrazione dell’Ue per il mancato recupero dei prelievi dovuti dagli allevatori che hanno superato le quote latte individuali per il periodo compreso fra il 1995 e il 2009 è stata determinata da una disattenzione nei confronti delle politiche comunitarie sulla quale si sono accumulati errori, ritardi e compiacenze che hanno danneggiato la stragrande maggioranza degli agricoltori italiani che si sono messi in regola ed hanno rispettato le norme negli anni acquistando o affittato quote per un valore complessivo di 2,42 miliardi di euro. Le pendenze a cui fa riferimento l’Unione Europea riguardano appena duemila produttori con 600 di loro che devono pagare somme superiori a 300.000 euro, cioè la gran parte del debito. Un comportamento che mette a rischio le casse dello Stato e fa concorrenza sleale alla stragrande maggioranza dei 33mila allevatori italiani che sono costretti ad affrontare una drammatica situazione di mercato. |
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