il Punto Coldiretti

Quote latte, l’Ue chiede all’Italia di far pagare le multe

La Commissione europea starebbe per approvare una richiesta formale all’Italia per ingiungerle di recuperare presso i produttori di latte multe per 1,39 miliardi di euro, dovute al superamento delle quote di produzione loro assegnate tra il 1995 e il 2009. Si tratta della seconda tappa della procedura d’infrazione Ue, con l’invio all’Italia di un cosiddetto “parere motivato”.

La prima tappa della procedura di infrazione era scattata esattamente un anno fa, il 20 giugno 2013, con l’invio di una lettera di "messa in mora", in cui l’Esecutivo Ue esortava le autorità italiane “a recuperare i prelievi dovuti tra il 1995 e il 2009”, che in quel momento corrispondevano “ad un importo complessivo di almeno 1,42 miliardi di euro”.

Si tratta, ricorda la Coldiretti, di una eredità del passato che arriva nell’anno scadenza del regime delle quote che terminerà il 31 marzo 2015, mentre negli ultimi quattro anni l’Italia non ha superato il proprio livello quantitativo e nessuna multa è dovuta dagli allevatori italiani.

Le vecchie pendenze a cui fa riferimento l’Unione Europea riguardano circa duemila produttori con 600 di loro che devono pagare somme superiori a 300.000 euro, cioè la gran parte del debito.

Un comportamento che fa concorrenza sleale alla stragrande maggioranza dei 38mila allevatori italiani che con sacrifici si sono messi in regola ed hanno rispettato le norme negli anni acquistando o affittato quote per un valore complessivo di 2,42 miliardi di euro.

La questione quote latte è iniziata 30 anni or sono nel 1983 con l’assegnazione ad ogni Stato membro dell’Unione di una quota nazionale che poi doveva essere divisa tra i propri produttori. All’Italia fu assegnata una quota molto inferiore al consumo interno di latte.

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