il Punto Coldiretti

Quote latte, passa l’aumento uguale per tutti

Aumento lineare  del 2% delle quote latte per tutti i 27 Stati membri a partire dal 1° aprile 2008, per un totale di 2,84 milioni di tonnellate. E’ questo è il provvedimento approvato  a maggioranza qualificata dai ministri dell’agricoltura nella riunione del 17 marzo, che ha adottato il regolamento che modifica il regolamento "OCM unica"  con particolare riguardo all’aumento delle quote nazionali per il latte a partire dalla prossima campagna.

Con il voto favorevole dell’Italia è stato approvato un provvedimento che non considera i diversi gradi di autosufficienza dei singoli Paesi e praticamente viene data la possibilità ai Paesi già eccedentari, come l’Olanda e l’Irlanda, di aumentare la loro produzione e quindi la possibilità di aumentare le loro esportazioni nel nostro Paese.

La proposta di regolamento adottata era stata presentata dalla Commissione europea il 12 dicembre scorso, per far fronte alla domanda crescente di prodotti lattiero-caseari che, in pratica, sino ad oggi, è stata soddisfatta dai Paesi che detengono una quota largamente superiore al proprio fabbisogno interno, mentre altri con quote inferiori, come l’Italia, hanno fatto ricorso alle importazioni.

Già nel corso dei lavori preparatori del Consiglio diverse delegazioni avevano sostenuto la necessità di rivedere la proposta presentata dalla Commissione, e di collegare l’aumento delle quote al contesto più ampio della verifica dello stato di salute della PAC, in quanto un tal aumento sarebbe controproducente in un mercato in cui i prezzi stanno già diminuendo.

In considerazione di ciò, la Presidenza aveva annunciato una discussione nel Consiglio per tentare di raggiungere una decisione dalla maggioranza qualificata: Germania e Austria hanno votato contro la proposta, la Francia si è astenuta (si ricorda che la Francia non arriva a produrre la propria quota). Altre delegazioni, che fino all’ultimo hanno espresso una riserva (come il Belgio e la Finlandia), hanno votato a favore solo in seguito ad una dichiarazione rilasciata dalla Commissione europea con la quale si impegna a fare in modo che l’aumento del 2% nel 2008/09 farà parte dell’ “atterraggio morbido” del sistema quote previsto nella verifica dello stato di salute della PAC.

Anche il Parlamento europeo, nel suo parere adottato nel corso della sessione plenaria del 12 marzo, pur appoggiando l’aumento del 2% delle quote a partire dal 1° aprile 2008, ha chiesto  un ulteriore aumento delle quote per gli Stati membri in cui sono tradizionalmente deficitarie. Inoltre, suggerisce di lasciare ai singoli Stati membri la facoltà di decidere se procedervi o meno all’aumento e chiede che il prelievo per il superamento delle quote 2008/2009 sia realizzato unicamente se la soglia globale UE venisse superata, dopo una compensazione tra gli Stati membri.

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