il Punto Coldiretti

Quote latte, un decreto tra luci ed ombre

"Nel decreto sulle quote latte ci sono luci e ombre che auspichiamo possano essere chiarite in sede di conversione parlamentare".

E’ quanto ha affermato il Presidente della Coldiretti Sergio Marini nel commentare i contenuti del Decreto sulle misure urgenti in materia di produzione lattiera approvato dal Consiglio dei Ministri di venerdì 30 gennaio 2008 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 29 del 5 febbraio 2009.

“Il Decreto – ha precisato Marini – risolve sicuramente molte questioni come il consolidamento della quota B tagliata, l’attribuzione di quota agli affittuari e l’istituzione di un fondo da destinare ai produttori che hanno acquistato quote nel corso degli anni, ma rimangono forti perplessità sui criteri individuati per la regolarizzazione delle multe pregresse". 

Dopo la pubblicazione del decreto, il presidente della Coldiretti ha convocato un incontro con i dirigenti territoriali per martedì 10 febbraio a Roma al fine di predisporre le annunciate richieste di modifiche ritenute necessarie da sostenere in sede di conversione parlamentare del decreto.

Il testo prevede l’attribuzione ai produttori delle nuove quote negoziate a livello comunitario (750.000 tonnellate, cui vanno aggiunte 85.000 tonnellate di maggior produzione derivanti dal nuovo metodo di calcolo della materia grassa negoziato a Bruxelles). Le nuove quote-latte saranno assegnate in parte ai produttori responsabili delle eccedenze e in parte agli altri produttori. 

Viene prevista inoltre l’istituzione del registro nazionale dei debiti, secondo quanto disposto dal Regolamento comunitario che fissa le regole finanziarie della politica agricola comune (n.885/2006); il registro elencherà tutti i produttori tenuti ad un pagamento verso l’amministrazione italiana derivante da disposizioni comunitarie nel settore agricolo.

Infine viene prevista la rateizzazione (conforme ai criteri previsti dall’ordinamento comunitario) dei debiti che derivano dal mancato pagamento del prelievo di latte, nei casi in cui il pagamento in unica soluzione potrebbe determinare la cessazione dell’attività delle imprese.

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