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Rapporto Rabobank: forte crescita dell’olio di oliva sui mercati emergenti

Cresce sempre più la domande di olio d’oliva sui mercati emergenti. L’analisi viene da un rapporto realizzato dal gruppo finanziario olandese Rabobank e pubblicato sul portale, con le previsioni sull’evoluzione del settore. 

La richiesta di olio d’oliva sui mercati emergenti e’ cresciuta del 13 per cento dal 2007 e questo aumento a due cifre e’ destinato a continuare almeno per i prossimi cinque anni, secondo un nuovo rapporto di Rabobank. I fornitori – sottolinea l’istituto finanziario olandese – dovranno differenziare la propria strategia e cambiare le modalita’ di rifornimento dei loro prodotti se vogliono sperare di accedere a tutte le potenzialita’ di questi nuovi mercati. Il nascente mercato cinese offre una notevole opportunita’, e i prodotti senza marchio e quelli a prezzo particolarmente basso hanno piu’ probabilita’ di avere successo.
"Il mercato mondiale dell’olio di oliva e’ cresciuto a un CAGR [tasso di crescita annuale composto] del 3 per cento tra il 2008 e il 2012, ma varia molto a seconda dei mercati", ha commentato l’analista di Rabobank Vito Martielli. "I paesi tradizionalmente consumatori del Mediterraneo del nord come Italia, Spagna e Grecia, hanno il piu’ alto consumo pro capite (oltre dodici kg), ma sono caratterizzati da un mercato molto maturo e stagnante. Al contrario, i mercati sviluppati offrono un potenziale significativo in termini sia di valore (attualmente rappresentano il 41% del mercato globale) che di crescita, visto che la previsione indica che dovrebbero continuare a crescere di circa il 4 per cento almeno per i prossimi cinque anni".
I mercati emergenti che detengono il maggior potenziale per il settore dell’olio d’oliva hanno fatto registrare nel corso degli ultimi cinque anni un impressionante tasso di crescita del 13 per cento, e la tendenza sembra destinata a continuare. Brasile e Cina sono i due paesi piu’ importanti in termini di volume, e i produttori si stanno attrezzando per sfruttare le opportunita’ offerte in ogni paese.
Nel 2012 la Cina ha importato 45.000 tonnellate di olio d’oliva e sta rapidamente diventando un mercato cruciale per i produttori. Diverse grandi imprese statali hanno aumentato le importazioni di olio d’oliva sfuso dall’Europa meridionale. Rabobank stima che in Cina ci saranno sempre piu’ marchi a basso prezzo che stabiliranno partnership con marchi locali sfruttandone le capacita’ di distribuzione. In altri paesi emergenti, come il Brasile e la Russia, i marchi avranno un ruolo fondamentale. (…)
Ci sono fattori che limiteranno la capacita’ del settore di realizzare le proprie ambizioni nei mercati emergenti. In primo luogo vi e’ la necessita’ da parte degli attori in gioco di rafforzare le loro opzioni strategiche di rifornimento. E poi e’ fondamentale sui mercati emergenti una campagna di marketing che educhi i consumatori ai vantaggi e alla versatilita’ dell’olio d’oliva. [portale – cura di agra press (c)]

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