Registro nazionale delle varietà frutticole, lavori in corso
Entro il prossimo 30 settembre 2012, i 27 Stati membri dell’Ue devono presentare a Bruxelles i registri nazionali delle varietà frutticole. L’adempimento serve per comporre le liste di base che saranno utilizzate come riferimento nelle attività di moltiplicazione e certificazione dei materiali vegetali. Dopo tale data potranno essere iscritte ulteriori varietà solo a seguito di richiesta di privativa per i ritrovati vegetali (brevetto) o a seguito di prove ufficiali “D.U.S.”, che dimostrino le caratteristiche di distinguibilità, uniformità e stabilità della varietà che si vuole iscrivere a registro. Si tratta in particolare degli agrumi (arancio, limone, mandarino, clementine e ibridi e specie minori), prunoidee (albicocco, ciliegio dolce e acido, pesco, mandorlo, susino cino-giapponese ed europeo), pomoidee (melo, pero e cotogno), frutta secca (castagno, noce, nocciolo, pistacchio), piccoli frutti (lampone, mirtillo, mora, ribes), fragola e fico. La predisposizione del registro non riguarda alcune specie non ricomprese nella direttiva comunitaria, ma importanti produzioni italiane, che verranno interessate successivamente – come il kiwi, il kaki, il nespolo, il melograno e il carrubo – mentre le varietà di uva da tavola rimangono inserite nel registro delle varietà di vite. Le varietà che verranno inserite nel registro sono migliaia, con la dovuta attenzione sia alle cultivar più diffuse che alle vecchie varietà che trovano ancora una loro collocazione e valorizzazione commerciale. |
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