il Punto Coldiretti

Riforma delle Camere di commercio, garantire servizi alle imprese

Continua a far discutere il progetto di riforma delle Camere di commercio annunciato dal Governo che punta a una “riscrittura dell’organizzazione territoriale e delle competenze del sistema camerale”, con riduzione di funzioni e accorpamenti.

La riduzione del numero delle camere (oggi ce ne sono 105) è la priorità senza la quale non si risponde alle richieste del Paese di riduzione dei costi della pubblica amministrazione e degli enti relativi, di semplificazione, di efficienza dei servizi. Posta la necessità di mantenere la rappresentanza dei quattro settori fondamentali tra cui prioritariamente quello agricolo, secondo Coldiretti il sistema camerale costituisce uno strumento utile per lo sviluppo delle economie territoriali, anche in ambito internazionale, e deve assicurare trasparenza, sicurezza e legalità dell’agire economico.

La riforma può avvenire senza influenzare i servizi resi, che sono in gran parte basati su procedure telematiche. Serve innanzitutto riformare, razionalizzare e ridurre tutti gli enti del sistema (144 aziende speciali – 16 società di sistema 607 partecipazioni in società) e chiedersi quanta incidenza abbiano avuto 96 camere di commercio estere più 9 centri per il commercio estero in termini di esportazione e tutela del Made in Italy e in termini di sostegno per la comprensione ed analisi dei mercati internazionali.

Occorre inoltre dare attuazione al Rea (Repertorio economico amministrativo) strumento di trasparenza e riconoscibilità delle imprese negli scambi commerciali per realizzare un sistema terzo, unico per tutto il Paese, che renda disponibili informazioni utili alle imprese. Per rappresentare la loro reale consistenza e quindi valorizzare il Made in Italy; per essere consapevoli delle dinamiche concorrenziali e quindi avere maggior forza negoziale nei confronti di controparti economicamente più forti e con maggiori possibilità di accesso alle informazioni di mercato; per contrastare l’illegalità che si realizza anche attraverso la contraffazione.

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