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Riscatto della laurea, ecco quando conviene

Stabilire se convenga o meno recuperare i contributi legati al periodo di studio all’Università è un’opzione oggi legata a molte variabili. Proprio per questo non è possibile dare una risposta generale e univoca a questa domanda. E’ invece possibile dare alcune indicazioni di massima per orientare i nostri lettori sulla normativa attualmente in vigore.

Il riscatto del corso legale di laurea è una possibilità oggi offerta non solo ai lavoratori dipendenti e autonomi (coltivatori diretti, coloni o mezzadri, artigiani e commercianti), ma anche a coloro che non abbiano ancora mai svolto un’attività lavorativa e non siano mai stati iscritti ad una forma pensionistica.

Tali periodi una volta riscattati sono equiparati ai periodi lavorativi e dal 2008 valgono a tutti gli effetti pensionistici: detti contributi sono quindi ora validi sia per maturare il diritto a qualsiasi pensione, sia per incrementarne l’importo.

Per il riscatto di tali contributi è necessario aver conseguito il diploma di laurea o titoli equiparati. Il riscatto può riguardare l’intera durata del corso legale o periodi parziali ed è anche possibile riscattare anche due o più corsi di laurea.

Costi
I costi variano in relazione alla collocazione temporale degli anni di studio che si vogliono riscattare (se precedenti o successivi al 31.12.1995).
Quando gli anni da riscattare si collocano entro il 31 dicembre 1995, la somma da versare si calcola applicando dei coefficienti, che variano in relazione al sesso, all’età e all’anzianità contributiva al momento della domanda, nonché all’incidenza che il periodo riscattato ha sull’importo di pensione.

Per i periodi successivi al 1° gennaio 1996, il costo del riscatto è dato dal reddito di lavoro (o retribuzione per i dipendenti) degli ultimi 12 mesi moltiplicato per l’aliquota contributiva vigente nel regime di previdenza in cui si è iscritti. Il costo complessivo si ottiene, quindi, moltiplicando il risultato ottenuto per il numero di anni da riscattare.

Più semplice il calcolo del costo del riscatto che devono sostenere i soggetti inoccupati: la somma da versare in questo caso viene infatti determinata sulla base di un parametro uguale per tutti (per il 2011 riscattare un anno di università costerà 4.802,16 euro).

Agevolazioni
Il pagamento del riscatto laurea può essere dilazionato fino a 120 rate mensili (dieci anni) senza applicazione di interessi.
I soggetti che chiedono il riscatto della laurea possono, inoltre, usufruire di una notevole agevolazione fiscale, in quanto le somme pagate sono interamente deducibili dal  reddito dell’interessato. Qualora, invece, sia il genitore a pagare il riscatto per il figlio inoccupato e a carico (o anche un altro familiare di cui l’interessato risulti fiscalmente a carico), questi può beneficiare di una detrazione di imposta pari al 19% dell’importo versato.

Per una consulenza personalizzata e gratuita sull’eventuale convenienza a riscattare la laurea al fine di anticipare i tempi della pensione e/o per avere una rendita più elevata, raccomandiamo a tutti gli interessati di rivolgersi al Patronato Epaca.

Per conoscere l’ufficio Epaca più vicino è possibile telefonare al numero verde 800.667711 o visitare il sito Internet http://www.epaca.it/.

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni.
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