Rischio Black-spot per gli agrumi, serve bloccare le importazioni
Continua a destare forti preoccupazioni la situazione fitosanitaria delle importazioni di agrumi dal Sudafrica, dal Brasile e dall’Uruguay , con troppi casi di partite contaminate da Black-spot (Phyllosticta citricarpa, chiamata in precedenza Guignardia citricarpa), la malattia degli agrumi, non presente nel territorio dell’Ue che, dove si è insediata, ha determinato forti devastazioni delle coltivazioni agrumicole. L’eventuale epidemia di Black-spot metterebbe in ginocchio un settore, quello agrumicolo, che interessa in diversi stati dell’Unione oltre 500.000 ha, con una produzione di 5.000.000 di tonnellate e migliaia di occupati diretti e dell’indotto. E’ per questo motivo che Coldiretti non condivide la Decisione di Esecuzione Ue dell’11 maggio che prevede un sistema non sufficientemente di garanzia per gli agrumi importati da questi paesi, siano destinati al consumo fresco che alla trasformazione industriale. Le importazioni devono essere bloccate fino a quanto il sistema fitosanitario di questi paesi non darà maggiori garanzie di poter effettuare spedizioni non contaminate. Il Black-spot è una malattia che non colpisce l’uomo, ma che può distruggere le coltivazioni di agrumi. |
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