Rubavano bestiame in tutta Italia, smantellata associazione criminale pugliese
Quarantanove persone sono state arrestate con l’accusa di aver rubato migliaia di capi di bestiame in tutta Italia per poi macellarli e venderli clandestinamente. L’operazione è stata effettuata dai carabinieri dei Nas e ha portato a smantellare un’associazione criminale con base in Puglia. Secondo quanto accertato dagli inquirenti, la banda effettuava furti di bovini, suini, ovini e altri animali in Veneto, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia e Basilicata. Prima dei furti venivano svolti sopralluoghi nella zona, e poi si preparavano i mezzi per il trasporto degli animali e la documentazione da esibire in caso di eventuali controlli da parte delle forze dell’ordine. Al momento di agire partiva dalla Puglia, il giorno stesso in cui il furto veniva commesso, un’auto che serviva da staffetta e l’autocarro su cui si caricavano gli animali, che poi venivano portati al sud in strutture di proprietà degli indagati. In tempi reali bovini, equini, ovini e suini venivano macellati clandestinamente. Il fenomeno dei furti di bestiame era stato più volte denunciato nei mesi scorsi da Coldiretti, secondo la quale sono quasi centomila gli animali fatti sparire dalla malavita nelle campagne in un anno per essere destinati alla macellazione clandestina. Le numerose denunce degli allevatori hanno evidenziato – sottolinea la Coldiretti – un ritorno dell’abigeato, ovvero la sottrazione di bestiame alle aziende agricole, che era un reato molto diffuso nel passato ed è presente nel diritto penale italiano come aggravante del furto. Gli animali rubati alimentano il fenomeno della macellazione clandestina particolarmente pericoloso anche per la salute dei cittadini perché privo delle necessarie garanzie sanitarie che devono necessariamente accompagnare il bestiame. |
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